Finalmente buone notizie per i cittadini sul fronte ZTL: non si dovranno più pagare, è un enorme vantaggio per gli automobilisti
Le ZTL sono ormai sempre più diffuse nelle nostre città. I comuni in molti vasi prediligono queste aree a traffico limitato per andare incontro a pedoni e residenti (soprattutto nei centri), tutelare zone di rilevanza storica e soprattutto per un discorso di sostenibilità ambientale. Chi apprezza decisamente meno queste decisioni e queste soluzioni sono sicuramente gli automobilisti, che oltre a dover far fronte a deviazioni nel loro percorso e difficoltà per quanto riguarda la circolazione stradale spesso si trovano a dover pagare salatissime multe in caso di infrazione.
Non è raro infatti che, soprattutto chi ha poca familiarità con la zona, non si renda conto di essere incappato in una zona ZTL quando ormai è troppo tardi e trovi poi ad attenderlo una autentica stangata. Le sanzioni per chi attraversa una area a traffico limitato senza averne l’autorizzazione possono essere davvero pesanti. Alla ZTL e ai controlli delle forze dell’ordine si aggiunge poi il temutissimo autovelox, altrettanto indigesti a molti automobilisti, che rende la vita ancora più difficile e rende praticamente impossibile “scampare” alla multa. Da adesso però le cose potrebbero cambiare, almeno per alcuni.
ZTL e autovelox, grazie alla Cassazione eviti la multa
Gli autovelox sono posizionati nei pressi delle ZTL senza permesso per rilevare eventuali ingressi e irregolarità sul fronte dei limiti di velocità. Una sentenza della Cassazione potrebbe però presto cambiare le carte in tavola ed evitare a molti automobilisti di pagare la multa ricevuta in caso di violazione del divieto. L’ordinanza n. 10505/2024 pone infatti l’accento sulla differenza tra approvazione (che viene conferita dal Ministero dei trasporti) e omologazione (concessa invece dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy) dell’autovelox. Per essere a norma i dispositivi devono possedere entrambe.
In caso di dispositivo non correttamente omologato (si può verificare lo stato tramite il sito del Ministero delle imprese e Made in Italy), l’automobilista può fare ricorso entro 60 giorni al giudice di pace e evitare di pagare la sanzione (se il verdetto e la linea del giudice è affine alla sentenza della Cassazione). Per questo è bene sempre conservare le multe e accertarsi, se necessario con l’aiuto di un parere legale, che vi sia l’effettiva possibilità di evitare il pagamento.