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ZTL, pugno duro in città: scoppia un’insurrezione, sono sul piede di guerra

La ZTL può creare problematiche inaspettate, ma dopo l’ultima insurrezione le polemiche hanno assunto una dimensione generale e critica.

L’istituzione delle zone a traffico limitato in città sono state un toccasana per i pedoni e per salvaguardare alcuni luoghi dalla combustione e dall’inquinamento in determinate ore del giorno. Tuttavia, ciò non ha comunque reso esente la svolta da polemiche e rimostranze, da parte di categorie che hanno riscontrato problemi nel dover attraversare soprattutto per lavoro zone nelle quali non è possibile transitare con le auto. La querelle con le amministrazioni comunali va avanti da tempo e stavolta ha raggiunto il grado di insurrezione.

La categoria medica di Terni contro la ZTL
ZTL (flopgear.it)
Lo scenario di questo confronto aspro è Terni, città dove di recente medici di base e pediatri hanno cominciato a lamentare seriamente la presenza si ZTL. Per obbligo contrattuale tali categorie, infatti, devono effettuare visite a domicilio, qualora i pazienti siano impossibilitati a muoversi e spostarsi. Inoltre, anche per raggiungere ambulatori, ospedali e laboratori di analisi, quindi per esigenze professionali, tali categorie di persone devono attraversare anche luoghi ZTL. Si rende indispensabile per loro poter “evadere” tale restrizione, al fine di compiere con i propri doveri.
Una situazione dibattuta negli ultimi giorni a Terni in occasione dei lavori della Terza commissione consiliare alla presenza dell’assessore Marco Iapadre, dove sono intervenuti Eugenio Mancuso e Simonetta Centurione di Snami e Fimmg. I due rappresentati della categoria medica hanno annunciato che da sindacati si avvarranno degli avvocati per fare ricorso al Tar, affinché non si tassi una categoria per esercizi da svolgere da obbligo contrattuale. Il rinnovo annuale del permesso di circolare in ZTL, infatti, vale 112 euro.

Polemica per le ZTL, la categoria non ci sta: ricorso al Tar

La Centurione ha spiegato che nel centro della città sono raccolti la maggior parte degli ambulatori e medici di gruppo. Ogni dottore ha 1.500 pazienti circa, quindi risulta impensabile dover pagare per assolvere a un obbligo previsto dal contratto. “Non ci sono stati concessi gli abbonamenti; abbiamo chiesto parcheggi riservati per le visite domiciliari in tempi brevi e non è stata accolta l’istanza. Allora sposteremo gli ambulatori in periferia, contro i principi del Pnrr sull’assistenza al cittadino. Su ciò si baserà il ricorso al Tar”, ha annunciato la rappresentante della Fimmg.

Terni, problema con la ZTL: i motivi
Polemica per la ZTL da parte dei medici a Terni (ANSA) – flopgear

 

Sarà quindi il Tar a pronunciarsi e a eventualmente modificare il regolamento, tuttavia non si nutrono grosse speranze per gli italiani a causa di precedenti che sono stati respinti dalla maggioranza, circa le rimostranze della categoria medica. Siccome l’accesso alla ZTL è previsto, sebbene si paghi un abbonamento annuale, è probabile che la procedura sarà riconfermata ma la battaglia dei medici non sarà comunque inibita al primo rifiuto.

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