In Italia prende corpo l’idea di attivare le cosiddette zone 30 in diversi comuni. Per gli automobilisti potrebbe essere una novità decisiva
I tanti, troppi incidenti automobilistici che ancora oggi avvengono in molte città stanno portando le giunte comunali a optare per misure drastiche pur di evitarli in futuro. La prima città a muoversi in tal senso è stata Bologna con una decisione che, subito dopo l’attuazione, ha contribuito a diminuire drasticamente il numero di sinistri grazie a un determinato limite imposto.
In particolare, sono avvenuti il 21% circa di incidenti in meno a Bologna da quando è stato reso obbligatorio il limite di velocità a 30 km/h in città. Una decisione quella del comune di Bologna che non poteva non suscitare discussioni. Su di essa si sono espressi il ministro dei Trasporti Salvini e l’ACI per la quale è intervenuto il portavoce Damiani.
Intanto, però, altre città italiane pensano di imitare Bologna. Ovviamente, diversi cittadini stanno andando nel panico, intimoriti dalle possibili multe che potrebbero ricevere nel caso in cui superassero il limite imposto. Questa misura, però, è dedicata proprio ai cittadini e, in special modo, per poter proteggere la loro incolumità in strada.
Un provvedimento molto simile a quello di Bologna potrebbe essere varato dal comune di Roma. La giunta guidata dal Sindaco Roberto Gualtieri avrebbe intenzione di aumentare del 70% le zone 30 in città, in special modo sulle strade secondarie.
Al momento, una delle prime Zone 30 è stata inaugurata a Casal Monastero e potrebbe essere solo la prima. Solo nel 2023, infatti, a Roma e provincia si sono registrate 188 morti ma anche 11.900 incidenti sulle strade urbane. Da una recente statistica è emerso che ogni ora avvengono circa 3 sinistri nella Capitale, quindi urge una misura idonea per poter evitare che si continui così.
Il sindaco e l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, insieme al presidente del IV Municipio capitolino Massimiliano Umberti hanno, quindi, inaugurato una delle prime Zone 30 della capitale, la quale si trova come anticipato a Casal Monastero, al di fuori del Grande Raccordo Anulare.
Da quanto trapela, le altre aree che potrebbero essere coinvolte in questa rivoluzione sulla sicurezza stradale saranno le seguenti: Tor Pignattara, Navona, Ansa Barocca, Portico d’Ottavia, Pantheon, Trevi Quirinale e Tridente, Balduina, Trastevere, Colli Aniene, Torre Spaccata, Villa Crtosa e Pigneto.
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