
Le vendite di auto in Europa continuano a mostrare segni di difficoltà nel febbraio 2025, registrando un calo del 3,1%. Tuttavia, il dato più allarmante riguarda il crollo delle vendite di Tesla, che ha subito un decremento del 40% rispetto al mese precedente, dopo un già preoccupante -45% a gennaio. Secondo i dati forniti dall’Associazione dei costruttori europei (Acea), il costruttore texano ha consegnato meno di 17.000 veicoli nel mese di febbraio, portando il totale da inizio anno a poco più di 28.000 unità. Questo rappresenta una diminuzione del 42,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, con la quota di mercato che scende sotto l’1%.
Le cause del declino di Tesla
Diversi fattori contribuiscono al calo delle vendite di Tesla. Tra questi, l’obsolescenza dei modelli offerti è uno dei principali motivi. I consumatori di veicoli elettrici sembrano anche mostrare una certa avversione nei confronti del marchio, in parte a causa della figura controversa di Elon Musk, il miliardario fondatore dell’azienda. Musk ha recentemente assunto un ruolo di spicco nella campagna di riduzione dei costi del Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge), attirando critiche e proteste. Negli Stati Uniti, alcune concessionarie Tesla hanno subito atti vandalici, mentre il valore delle azioni della società ha subito un forte ribasso negli ultimi giorni.
In aggiunta, Tesla sta affrontando una significativa mancanza di nuovi modelli e di aggiornamenti per la sua vettura di punta, la Model Y, che riveste un’importanza cruciale nel mercato europeo, dove i SUV rappresentano quasi il 50% delle immatricolazioni. La combinazione di questi fattori ha influito negativamente sulla performance commerciale del marchio.
Le difficoltà di Stellantis e l’ascesa della concorrenza
Anche Stellantis, il gruppo automobilistico risultante dalla fusione tra Fiat Chrysler e PSA, sta vivendo un periodo difficile. Le immatricolazioni di Stellantis sono calate del 16,2%, raggiungendo un totale di 155.970 auto nel mese di febbraio. La quota di mercato si è ridotta dal 18,7% al 16,2%, mentre le vendite nei primi due mesi del 2025 hanno mostrato un decremento del 16,1%, con 310.091 unità vendute.
Queste difficoltà di Tesla e Stellantis hanno aperto la strada alla concorrenza. La casa automobilistica cinese Saic ha visto un incremento delle vendite del 26% a febbraio e del 21% dall’inizio dell’anno, conquistando una quota di mercato del 2%, superando così Tesla. Anche Byd, un altro produttore cinese, prevede di raddoppiare le vendite in Europa nel 2025. Altre case automobilistiche come Renault, Volkswagen e BMW stanno mostrando segni di ripresa, suggerendo un possibile cambiamento nel panorama competitivo.
Il mercato delle auto elettriche in crescita
Nonostante il crollo di Tesla, le vendite complessive di veicoli elettrici in Europa sono aumentate del 28,4% nei primi due mesi del 2025, raggiungendo un totale di 255.489 unità e una quota di mercato dell’UE del 15,2%. Sigrid de Vries, direttore generale dell’Acea, ha sottolineato che, sebbene ci sia una crescita, la domanda di veicoli elettrici a batteria rimane inferiore ai livelli necessari per una transizione completa verso la mobilità a zero emissioni.
Il mercato del Regno Unito ha registrato una quota di veicoli elettrici del 22,8%, mentre l’Italia si attesta solo al 5%. Tra i principali mercati dell’UE, Germania, Belgio e Paesi Bassi hanno visto aumenti significativi nelle immatricolazioni, rispettivamente del 41%, 38% e 25%. In contrasto, la Francia ha registrato un leggero calo dell’1,3%.
Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ha evidenziato che il mercato post-pandemico è sempre più sostenuto dagli acquisti delle aziende, che possono assorbire l’aumento dei costi, mentre le persone fisiche faticano a mantenere il passo. Questa situazione ha portato a un incremento del mercato dell’usato, con impatti negativi sia sull’inquinamento che sulla sicurezza stradale.