Può un’automobile venire bloccata in fase di vendita per un motivo simile? A quanto pare, si, la prova è questa storia assolutamente surreale.
Ormai sappiamo un po’ tutti che c’è un marchio proprio nel nostro paese che ha regole molto severe riguardo la vendita, l’acquisto e la permuta delle proprie vetture: si tratta di Ferrari, azienda che non ha mai smentito in modo ufficiale l’esistenza di una lista di clienti sgraditi al marchio – per molteplici motivi – che risultano quindi interdetti da qualsiasi acquisto.
Questa regola, a quanto pare varrebbe anche sul mercato dell’usato con la casa italiana che controlla severamente cosa fanno gli ormai ex proprietari delle Ferrari con le loro vetture e soprattutto a chi le vendono. Un caso molto simile è avvenuto in Italia proprio in questo periodo anche se stavolta, il blocco alla vendita non è arrivato dalla casa madre.
Chiaro che molte Ferrari, automobili d’epoca che superano abitualmente i dieci milioni di Euro al banco dell’asta, sono dei pezzi di valore inestimabile. Spesso sono prodotte in edizione limitata o hanno caratteristiche che donano loro un valore incredibile, forse impossibile da quantificare realmente con il denaro. Questo è proprio uno di quei casi.
Di recente ha fatto scalpore la notizia che il Ministero della Cultura italiano ha bloccato la vendita privata di un’automobile perché questa ha un valore storico incommensurabile. Il Ministero presieduto da Genaro Sangiuliano secondo Auto Everyeye avrebbe dato il veto alla vendita di una rarissima automobile italiana a causa proprio della sua importanza storica per il nostro paese.
Il proprietario del mezzo, Luigi Zampaglione, ha detto che al momento in cui ha pensato di vendere l’automobile non era al corrente del suo reale valore storico e che non sapeva del vincolo sul veicolo. Un vincolo posto a quanto pare dalla legge italiana stessa che andrà ora impugnato in tribunale dato che, secondo il proprietario, Ferrari non ha mai richiesto che l’auto le venisse consegnata per essere esibita in un museo.
Ma che Ferrari sarà mai questa? Presto detto perché si tratta della Ferrari 250 GTE del 1962, una filante sportiva con assetto 2+2 da 240 cavalli di potenza garantiti dal suo motore aspirato V12 appartenente semplicemente ad un’altra epoca. L’auto venne utilizzata per sei anni dalla Polizia un po’ come la moderna Lamborghini Gallardo, per quegli interventi che richiedevano velocità estrema – poteva superare i 200 chilometri orari – e per eventi storici. Il valore stimato del mezzo? Ben 243mila euro, peccato non la lascino vendere.
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