Valentino Rossi è un’icona inarrivabile del motociclismo, ma forse finalmente possiamo dire di avere individuato l’erede del campione.
Sin dall’annuncio del suo ritiro, in molti si sono chiesti chi potesse essere in grado di raccogliere l’eredità di una leggenda come Valentino Rossi . Da un po’ di tempo gli appassionati e gli esperti del settore stanno andando alla ricerca di un possibile successore del campione di Urbino, cosa che si è rivelata un’impresa tutt’altro che semplice. Eppure, un dirigente del motociclismo sembra avere le idee abbastanza chiare sul destino di un giovane pilota.
Come Valentino nessuno mai, e a dirlo sono i numeri e le bacheche dei trofei. Ha vinto 9 titoli mondiali, di cui 5 consecutivi, tra il 2001 e il 2005, e nella storia del Motomondiale solo lui è riuscito a conquistare il titolo in quattro classi differenti. Ha infatti conquistato 6 titoli della MotoGP, ma anche uno ciascuno nella 125, nella 250 e nella 500. Una carriera straordinaria iniziata nel 1996, quando aveva appena 17 anni, e che lo ha portato all’esordio nella classe regina già nel 2002.
Vent’anni dopo, Valentino Rossi ha salutato il mondo delle due ruote per diventare un pilota automobilistico, e infatti tutt’oggi gareggia nel campionato di endurance e in quello della Gran Turismo. La sua carriera prosegue dunque in un altro ambito, oggi con la scuderia belga Team WRT, anche se non ha hai mai davvero abbandonato il mondo della MotoGp. Il settore del motociclismo però ancora sogna un nuovo Rossi. Ci è andato molto vicino Marc Marquez, dominatore della MotoGP tra il 2013 e il 2019, e ci prova ovviamente oggi Francesco Bagnaia.
Insomma, il motociclismo non è certamente rimasto orfano di campioni, ma come Valentino ne nasce uno ogni morte di Papa. Chi sembra sicuro di aver individuato un possibile vero erede del campione di Urbino è Livio Suppo, esperto dirigente delle due ruote, di recente rientrato, a ormai 60 anni, nel settore. Da pochi mesi è infatti consulente del team Italtrans in Moto2, e in una recente intervista al magazine ‘In Sella’ Suppo ha detto la sua su Pedro Acosta, il talento emergente della MotoGP.
Il 19enne spagnolo ha vinto negli anni scorsi il Mondiale in Moto3 e in Moto2, e adesso sta sorprendendo tutti nella prima categoria. Tutti, ma non Suppo, che da lui un po’ se lo aspettava. “Quelli buoni veri vanno forte subito e fanno queste cose” ha detto il dirigente motociclistico, che poi ha fatto anche un paragone illustre. Parlando dello stile spigliato e simpatico del giovane spagnolo, ha aggiunto infatti: “Pedro è di una spontaneità imbarazzante, mi ricorda Valentino da giovane”.
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