Gli autovelox destano sempre preoccupazione, e adesso viene fuori una news che può fare grande differenza per i conti degli automobilisti.
Gli autovelox fanno sempre discutere e dividono l’opinione pubblica. Si tratta di dispositivi mobili volti a rendere più sicure le strade, essenziali per controllare che vengano rispettati i limiti di velocità. Spesso, però, molti hanno accusato che per tanti, troppi comuni italiani hanno rapprsentato un modo come un altro di fare cassa e guadagnare sulle spalle dei cittadini.
Anche per questa ragione, sembra davvero essere arrivato il momento di un grande cambiamento nelle norme che ne regolamentano l’utilizzo. Ci riferiamo alla nuova legge pronta a fare il suo debutto e fortemente voluta dal governo. Al suo interno si vedrà anche come potere annullare le multe pregresse.
Autovelox, ecco come annullare le multe: cambia tutto
Arriva in Gazzetta Ufficiale il Decreto autovelox voluto dal ministero delle Infrastrutture, con Matteo Salvini grande protagonista in questo senso. Pubblicato in data 28 maggio, la nuova norma stabilisce principalmente che i tratti di strada dove gli autovelox potranno essere installati devono essere identificati con un provvedimento del prefetto. Devono inoltre essere distanziati di almeno un chilometro fuori dai centri abitati. E’ previsto in ogni caso che per motivi di sicurezza la loro presenza venga in ogni caso accuratamente segnalata. Ma come fare per cancellare le multe?
Se avere preso una multa e fatto ricorso, è importante che inseriate tutti gli errori legati alla mancata osservanza delle regole imposte dal decreto autovelox (l’infrazione deve però essere successiva e non precedente al 28 maggio). In un eventuale caso di multa ricevuta, ad esempio, deve essere inserita la presenza di apposita cartellonsitica atta a preavvertire i controlli elettronici della velocità. Questo è assolutamente necessario e per niente facoltativo.
Inoltre, come sostenuto anche da un Giudice di Pace di Lucca, l’attività di segnaletica deve essere riportata prima sul verbale di accertamento e poi in quello di eventuale contestazione. Questo perché la presegnalazione delle postazioni di controllo è diventata un requisito di legittimità della contestazione della violazione. Un altro punto a vostro favore può essere legato alla presunta funzionalità dell’apparecchio utilizzato, che potrebbe risultare non conforme e quindi annullare di fatto la validità stessa del verbale. Anche i vizi di forma, dovuti a carenza di motivazioni e a vizi di legittimità, possono portare a un annullamento della multa.