Il mercato delle Auto nuove sembra in ripresa. In particolare ci sono alcuni modelli che vendono moltissimo anche grazie agli incentivi
In un’inversione di tendenza progressiva, il mercato delle auto nuove sembra essersi ripreso da anni di difficoltà. Dopo il periodo di incertezza causato dalla pandemia e da conseguenti restrizioni economiche, il settore automobilistico ha finalmente trovato la sua strada verso la ripresa.
I concessionari, che in passato hanno dovuto affrontare una calo delle vendite e una notevole riduzione della clientela, stanno fronteggiando maggiori richieste da parte dei clienti anche se i livelli del pre Covid sono ancora lontani.
I dati di mercato più recenti mostrano, tuttabia, un aumento significativo nelle vendite di auto nuove, con modelli di varie categorie che godono di un’inaspettata popolarità. I consumatori sembrano essere incoraggiati da una combinazione di fattori tra cui una maggiore disponibilità di spesa, la presenza di modelli attraenti e l’interesse crescente per veicoli con motorizzazioni di nuova generazione.
Mercato automobilistico che si è ripreso anche grazie alla possibilità di utilizzare fondi e incentivi stanziati dal Governo. Quelli appena varati hanno fatto registrare un successo straordinario. In soli 14 giorni, infatti, si è esaurito un budget consistente di 120 milioni di euro.
Lanciata il 23 gennaio, con l’obiettivo di promuovere l’acquisto di vetture a basso impatto ambientale, la nuova campagna di incentivi ha avuto particolare successo per quel che riguarda i fondi stanziati per le auto ibride o con motorizzazione tradizionale a basso consumo, con emissioni di anidride carbonica comprese nel range dei 61 e 135 g/km.
Il dato può essere analizzato sia osservando il bicchiere mezzo pieno sia mezzo vuoto. Ovviamente riuscire a bruciare 120 milioni di euro in due settimane in nuove vetture moderne, tecnologiche e green, a fronte della rottamazione di un numero paritetico di automobili vetuste ed inquinanti, è un dato che va sottolineato positivamente.
L’altra faccia della medaglia è constatare come la stragrande maggioranza dei clienti che hanno scelto di rottamare la propria vecchia auto, si sia concentrato sull’acquisto di un automobile con motore termico, sebbene a minore impatto ambientale.
Infatti, dei fondi stanziati a favore delle automobili elettriche pure (0 – 20 g/km) e plug-in hybrid (21 – 60 g/km), solo una minima parte sono stati sfruttati dalla clientela italiana. Nel primo caso si è passati dallo stanziamento iniziale di 195 milioni ai 187 milioni di disponibilità, mentre per le ibride plug-in si è passati dai 233 milioni investiti dal governo a 229,8 milioni. Poco, pochissimo per sperare in una vera e propria transizione verso la mobilità completamente elettrica e a zero emissioni.
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