Le auto sono sinonimo di bellezza e di gioia, ma alle volte c’è chi le trasforma in un delle armi di morte e da guerra.
Uno degli aspetti che si è maggiormente perfezionato in questi anni è il fatto di aver dato vita a una serie di automobili straordinariamente efficaci e prestazionali. Non si è cercato di limitarsi solo a una tipologia di carburante e di motore, ma si è spaziato dalla benzina al gasolio, fino ad arrivare a elettrico e idrogeno.
Sono delle innovazioni queste ultime che vengono anche incontro alle esigenze della natura, tanto è vero che si punta a creare un mondo quando meno inquinato possibile. Per questo motivo sono sempre di più le grandi aziende che hanno deciso di produrre vetture a impatto zero e che potessero essere quanto più lontane possibile dalla vecchia concezione di auto.
Questi però non sono solo degli anni che stanno regalando gioie e innovazioni, ma allo stesso tempo sono anche estremamente bui in molti luoghi della Terra. Purtroppo le guerre sono ancora un modo per poter stabilire chi ha ragione e chi torto, con delle zone che devono subire delle continue devastazioni e bombardamenti.
Ucraina e Palestina in questo momento sono sotto attacco e si trovano in condizioni disperate. Per questo motivo non è mai bello vedere come qualcuno trasformi un’automobile in un vero e proprio mezzo di distruzione, anche se con questo modello si è fatto davvero un lavoro pazzesco, dato che si è partiti da quella che in principio doveva essere una semplice utilitaria.
Lada Ziguli: ora spara fuoco dai fari
In Russia non vi è dubbio alcuno sul fatto che il marchio dominante nel settore automobilistico sia quello legato alla Lada. Il colosso a quattro ruote ha dato vita davvero a una serie incredibili di modelli che hanno spopolato in tutta l’immensa nazione, soprattutto perché hanno saputo mantenere un ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo.
Una delle automobili che ha riscosso indubbiamente il maggior consenso negli anni è la Ziguli. Questa auto è stata prodotta per un lunghissimo periodo, tra il 1970 e il 2012, dunque ha saputo passare dall’Unione Sovietica fino alla Russia indipendente. Il primissimo modello si presentava con dimensioni ridotte, basti vedere come la lunghezza fosse di 407 cm, la larghezza di 161 cm e l’altezza di 138 cm.
Il motore al proprio interno non era di certo adatto per delle vetture da corsa, infatti era un 4 cilindri da 1200 di cilindrata che erogava fino a un massimo di 62 cavalli. In questo modo il picco di velocità che poteva toccare era di 150 km/h, ma qualcuno ha ben pensato di creare una modifica davvero unica nel proprio genere.
Il progetto lo ha portato avanti il meccanico Vahan Mikaelyan, con quest’ultimo che ha mostrato al mondo intero con un video su YouTube la sua pazza e assurda invenzione. Si tratta infatti della nascita della Lada “Drago”, così l’ha ribattezzata il suo ideatore, in quanto ha creato un impianto tale che nel momento in cui si decide di accendere i fari del veicolo, in realtà viene emessa una fiamma, proprio come se fosse un drago.
