Non solo automobili, Toyota si lancia nel progetto Woven City cambiando per sempre la storia; nessuno aveva mai osato tanto…
La maggior parte delle case produttrici di automobili si limita, come sarebbe logico aspettarsi, a mettere in produzione vetture lanciandosi al massimo in altri campi legati al mondo delle macchine come quello di barche, aeroplani e motorini. Avete letto bene: la maggior parte. Infatti, in un mondo globalizzato come questo, sono sempre più diffuse le aziende “multitasking” che osano sperimentare.
Abbiamo un esempio eccellente in Tesla che, dalla produzione di automobili elettriche, si sta spostando sempre di più nel settore energetico al punto che secondo gli economisti, le azioni di Tesla Energy Operations potrebbero arrivare a valere molto di più rispetto a quelle del marchio automobilistico. E poi c’è una grande rivale di Tesla, la grande incognita che non si è ancora lanciata del tutto nel mondo dei motori elettrici: Toyota.
L’azienda nipponica ha di recente avviato il progetto Woven City, una colossale iniziativa che prevede la creazione di una città. Avete letto bene e no, non si tratta di un progetto futuristico che magari prenderà vita – forse – tra decenni come spesso accade in questi casi, dato che la stampa segnala che i primi abitanti potrebbero presto iniziare a risiedere in questa cittadina.
Woven City viene definita sul sito ufficiale di Toyota come: “Un ecosistema totalmente connesso, alimentato a idrogeno”, una tecnologia su cui Akio Toyoda ed i suoi uomini hanno investito moltissimo. Questa città futuristica disegnata da alcuni competenti architetti della Bjarke Ingels Group britannica costituisce un esperimento che mira a costruire una città praticamente a zero emissioni, abitata da personale dell’azienda, pensionati e scienziati allo stesso tempo.
La città si estende per 70 ettari – poco meno di un chilometro quadrato – alle pendici del Monte Fuji il monte più alto dell’isola di Honshū nonché del Giappone in assoluto; i primi residenti sui duemila previsti potrebbero arrivare nella struttura ormai quasi del tutto completata ed abitabile entro la fine di quest’anno. A garantire l’energia a queste persone, una serie di sistemi alimentati con le rinnovabili.
“I tetti saranno provvisti di pannelli fotovoltaici per generare energia solare che andrà a integrare quella generata dalle celle a combustibile a idrogeno, mentre le residenze saranno dotate delle più recenti soluzioni di domotica”, riporta sempre il sito di Toyota: le case sono realizzate principalmente in legno come nella più antica tradizione giapponese mentre un sistema di Intelligenza artificiale aiuterà i cittadini con i compiti quotidiani. Non c’è che dire: il futuro è già qui.
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