Toyota ha iniziato un’operazione di richiamo per oltre 100 mila sue vetture che manifestano problemi, ecco di quali si tratta e perché.
La reputazione per ogni azienda è importante, spesso si costruisce con non poca fatica, grazie non solo ai risultati di vendita ma anche al riscontro ottenuto dai clienti. Non a caso, quando si deve fare un acquisto di qualcosa di nuovo spesso ci si affida alle recensioni che è possibile trovare online e alle impressioni di chi conosciamo per capire se stiamo per fare la scelta giusta. A volte, però, anche le realtà più importanti possono andare incontro a imprevisti, come è il caso di Toyota.
Se non tutto va come previsto è fondamentale il tipo di reazione che si ha chi è ai vertici di quella realtà, così da tranquillizzare chi sta avendo un problema e garantire la risoluzione in tempi rapidi. Questo è quello che sta facendo proprio la casa automobilistica, alle prese con una gatta da pelare da non sottovalutare.
Problemi da risolvere in casa Toyota
Toyota può vantare una storia lunghissima, fatta di successi ottenuti in tutto il mondo, proprio per questo non può che essere sorprendente quando si trova ad affrontare un problema su larga scala. Purtroppo è proprio quello che sta accadendo, anche se l’azienda sta cercando di agire in tempi rapidi così da evitare che i suoi clienti possano avere rischi gravi.
È iniziata infatti da poco una nuova operazione di richiamo che coinvolge più di 100 mila veicoli (102.092, per la precisione), che stanno registrando un problema al motore, che necessita di essere sostituito in tempi rapidi. A essere coinvolti sono due modelli, Tundra e Lexus LX, che montano un propulsore V35A-FTS V6 biturbo da 3,4 litri.
A vigilare sulla situazione è la NHSTA (National Highway Traffic Safety Administration), che dalle prime verifiche ha notato quanto tutto sia da addebitare ad alcuni detriti di lavorazione, che non sono stati rimossi come si sarebbe dovuto fare dopo avere effettuato il montaggio. L’imprevisto è da prendere però in seria considerazione: pur trattandosi di componenti minuscole, infatti, durante il percorso questi possono generare danni. In un primo momento il malfunzionamento potrebbe essere di portata ridotta, ma si potrebbe poi arrivare a una perdita di potenza fino all’impossibilità di continuare a utilizzare il motore. Provvedere alla sostituzione non può quindi che essere la scelta migliore.
Il difetto potrebbe addirittura mettere a rischio l’incolumità di chi è a bordo se ci si sposta in autostrada, dove si tende a premere maggiormente il pedale dell’acceleratore. Qui, infatti, le vibrazioni potrebbero essere avvertite in modo ancora più forte fino a perdere il controllo del mezzo. Chi dovesse avere già notato qualcosa di anomalo dovrebbe quindi recarsi presso un meccanico di fiducia per una verifica, già nei prossimi giorni i possessori dei veicoli interessati dovranno ricevere comunque opportuna comunicazione da parte di Toyota.
L’operazione sarà comunque effettuata in modo gratuito. Questo conferma però il periodo nero che sta vivendo la casa giapponese, che già a febbraio si era trovata costretta ad agire in modo analogo nei confronti di chi era in possesso di Toyota Grand Highlander e la Lexus TX (300 mila esemplari).