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Tesla taglia i prezzi, e non solo quelli di listino: risparmio importantissimo

La Tesla cambia approccio per restare al top. Ecco che cosa si sono inventati a Cupertino per favorire la vendita delle elettriche.

Dopo un exploit iniziale persino la Tesla sta correndo ai ripari in quanto le vendite hanno subito una leggera flessione nell’ultima parte dello scorso anno. Sul panorama mondiale dei nuovi marchi automobilistici la Tesla è sempre ambitissima. Il suo valore percepito, secondo diversi studi, è già ai vertici dell’industria dell’Automotive 2.0 ma le cose potranno solo migliorare dopo questa scelta presa per il futuro.

Tesla taglia i prezzi, e non solo quelli di listino
Novità in casa Tesla – flopgear.it

Elon Musk, fondatore del brand californiano, ha sempre creduto alla rivoluzione alla spina. Partendo dalla base di una Lotus ha messo su un impero con la sua infinita rete di colonnine di ricarica. Oggi a Cupertino possono guardare tutti dall’alto in basso. In una ottica futura il brand di Elon Musk potrebbe diventare, pur senza una storicità, più forte di marchio come Ferrari. E’ un’epoca, completamente, nuova e le norme europee stanno stendendo un tappeto rosso ai produttori di sole auto elettriche.

Per vecchi costruttori è stato un terribile shock. La transizione richiederà, probabilmente, entro il 2035 tagli e licenziamenti, mentre le EV di Musk sono nate sotto una buona stella. Le nuove generazioni hanno una percezione diversa del prodotto auto e le Tesla sono considerate alla moda. Sarà per la tecnologia o il minimalismo delle linee e degli interni, ma i modelli del brand del boss sudafricano sono tra i più desiderati al mondo.

Nonostante l’arrivo dalla Cina di tanti nuovi marchi, la Tesla è leader nel settore dei veicoli elettrici, in quanto rappresenta circa il 50% del mercato dei mezzi alla spina negli Stati Uniti e il 20% delle spedizioni globali. Nonostante il mega investimento sul Cybertruck ancora tutto da verificare, si ritiene che la Tesla possa avere la chance di aumentare, ulteriormente, la quota di mercato nel 2024. In particolar modo in Europa c’è, però, bisogno di una strategia diversa.

Tesla, cambia tutto

La Tesla ha già abbassato i costi, commercializzando anche le nuove Model S e Model X Standard Range a prezzo ribassato. Elon Musk ha fatto discutere ancora una volta, dato che in precedenza erano vendute a prezzi oltraggiosi, come lui stesso ha dichiarato. Chi ha acquistato una Tesla può ricaricare nelle colonnine Supercharger, pagando una free mensile di 12,99 euro.

Colonnine ricarica Tesla
Tesla, cambia tutto

In Italia i prezzi dell’energia sono più elevati rispetto ad altri Paesi. Prendiamo ad es. il Supercharger di Rovereto, in Trentino, locato di fronte all’hotel Nerocubo, a poca distanza dal casello Rovereto sud della A22. Nonostante i rincari il prezzo, come riportato su Vaielettrico.it, sono la metà o anche di meno rispetto alla concorrenza nazionale su colonnine della stessa potenza.

Le tariffe del brand di Cupertino sono tarate in base al prezzo locale dell’energia e anche al tasso di occupazione dei Supercharger. Purtroppo la ricarica italiana è la più cara, con 0,46 euro/KWh e su un livello di prezzi vicino solo a quelli dell’Ungheria (0,45). Persino in Svizzera (0,42) o nel Regno Unito (0,37 sterline ovvero 0,43 euro) costa di meno. Esempi virtuosi sono la Danimarca (0,25) e la Francia (0,27). In queste nazioni la ricarica ad alta potenza nei Supercharger Tesla costa come in Italia ricaricare a casa in AC a 3 kW. Poi ci si lamenta della vendita delle elettriche in Italia.

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