Brutto momento per Elon Musk e per la sua azienda: il futuro del colosso americano è preoccupante, scatta l’allarme
Il futuro di Tesla, la principale azienda del visionario Elon Musk, è avvolto da fosche nubi. Il periodo è assolutamente nero per il magnate americano e per il colosso delle vetture elettriche. Lo raccontano i fatti di cronaca che si sono rincorsi nelle ultime settimane, le notizie più o meno rilevanti arrivate attorno al mondo Tesla, ma anche i numeri, emblematici, delle quotazioni in borsa dell’azienda capitanata da Musk. Attualmente il panorama è deprimente, al punto da far scattare l’allarme tra gli investitori: continuando su questa strada non ci sarà futuro per l’azienda.
Farsi prendere da facili allarmismi non è una grande novità nel mondo degli investimenti in borsa, ma è più che naturale la preoccupazione di chi ha immesso il proprio capitale in un’azienda importante come Tesla di fronte a ciò che sta accadendo. Se fino a non molto tempo fa il colosso americano sul mercato azionario volava altissimo, in questo 2024 ha cominciato un tracollo evidente.
Da inizio anno, la perdita è stata di circa il 30%. Un dato a dir poco allarmante, che ha fatto nascere moltissimi interrogativi sia nella mente degli investitori che dei semplici osservatori. Che il sogno di Elon Musk sia giunto al termine? Dare una risposta certa non è semplice, considerando la straordinaria capacità del magnate americano di sorprendere con decisioni fuori anomale. Ma tutto fa pensare che le difficoltà da qui in avanti non potranno far altro che aumentare.
Sono diversi i fattori che hanno portato l’azienda in questo inizio di 2024 a perdere buona parte del proprio potenziale economico. In primis un crollo delle vendite delle vetture americane sul principale mercato automobilistico al mondo, quello cinese. L’ascesa delle aziende di Pechino focalizzate sul mercato delle auto elettriche, in grado di garantire modelli all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, a un prezzo decisamente vantaggioso, ha reso infatti complicatissimo per Tesla muoversi in Cina.
Con una concorrenza così agguerrita, i margini di profitto per l’azienda americana sono diminuiti enormemente, e la contrazione potrebbe continuare ancora. A questo tassello di preoccupazione giù rilevante si sono poi aggiunti l’incendio sospetto che ha colpito lo stabilimento di Berlino, con danni tra i 100 e i 950 milioni di euro, una produzione al rilento per problemi di natura logistica, legati anche alla pandemia prima, alla guerra in Ucraina dopo, e un rallentamento in generale delle vendite in altri mercati chiave.
In tutto questo, lo stesso Musk negli ultimi mesi è sembrato distratto, disinteressato al futuro dell’azienda, impegnato a rilanciare del tutto SpaceX e Neuralink, altri progetti di capitale importanza nel suo impero. Tuttavia, non tutto è da buttare, e gli esperti garantiscono che Tesla, rimanendo un’azienda leader nel proprio settore, ha ancora le carte in regola per rimettersi in piedi.
Molto dipenderà anche dalle decisioni che verranno prese nei prossimi mesi, strategiche dal punto di vista dei mercati su cui puntare ma anche delle innovazioni tecnologiche che potrebbero mettere in difficoltà i competitor. Un elemento, quello dell’innovazione, che ha sempre fatto di Tesla un’azienda differente dalle altre, e che potrebbe ridare forza a quel sogno di Elon Musk oggi più offuscato, ma non del tutto tramontato.
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