Tavares vuole chiudere questi marchi Stellantis: guadagnano troppo poco

Durante la presentazione dei risultati del primo semestre 2024, Carlos Tavares ha messo in luce le difficoltà incontrate da Stellantis, soprattutto sul mercato nordamericano.

Con un calo dei ricavi del 14% rispetto all’anno precedente e una riduzione dell’utile netto del 48%, il manager portoghese ha evidenziato l’inefficienza nella presentazione delle offerte in America.

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Carlos Tavares cosa è successo? (ANSA) FlopGear.it

Per contrastare questa tendenza, sono previsti nuovi lanci, tra cui la sportiva Dodge Charger Daytona e le SUV Jeep Recon e Wagoneer S, oltre a interventi per ridurre il numero di vetture in stock.

La sostenibilità di un gruppo con quindici marchi è stata messa in discussione e la risposta di Tavares è stata senza appello: i brand che non generano profitto saranno eliminati.

Questa dichiarazione arriva mentre Stellantis si prepara a introdurre sul mercato i veicoli della cinese Leapmotor a partire da settembre. Inoltre, riguardo al tavolo Automotive convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, Tavares si è mostrato ottimista su un possibile accordo vantaggioso per l’Italia.

Tavares chiude i brand Stellantis se non fanno abbastanza soldi

Negli ultimi mesi, Stellantis ha ampliato il suo focus sull’ibrido con lanci significativi come Alfa Romeo Junior, Fiat 600 e Jeep Avenger.

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Le parole di Tavares (ANSA) FlopGear.it

Questa strategia non trascura l’elettrico ma integra le opzioni disponibili per i consumatori. La produzione delle varianti ibride della Nuova 500 a Mirafiori e della terza generazione della Jeep Compass a Melfi conferma questo orientamento verso una diversificata offerta di motorizzazioni.

Tavares si è espresso contro i dazi imposti alle auto prodotte in Cina considerandoli una soluzione errata a decisioni passate sbagliate che potrebbero aumentare l’inflazione ed indebolire l’euro.

Ha anche commentato la proposta del Governo italiano di acquisire i diritti dei marchi Autobianchi e Innocenti per cederli a gruppi cinesi interessati alla produzione nel nostro Paese; una mossa che secondo lui necessita di essere descritta con parole specifiche lasciate alla sagacia dei giornalisti.

In conclusione, queste dichiarazioni delineano un futuro incerto per alcuni marchi all’interno del gruppo Stellantis ma anche aprono nuove prospettive strategiche focalizzate sulla diversificazione dei prodotti e sull’efficienza operativa nel contesto globale attuale dominato da sfide economiche e tecnologiche.

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