L’industria dell’Automotive sta attraversando una fase di grandi stravolgimenti. Il motore elettrico potrebbe già far parte del passato.
Se un tempo le decisioni degli automobilisti erano limitate ai motori a benzina o diesel, oltre ai meno diffusi metano e GPL, oggi il ventaglio di scelta si è ampliato. Il futuro dovrebbe essere elettrico, tuttavia vanno fatte delle considerazioni. Se in Europa pare abbiano voluto imporre il limite, dal 2035, di commercializzare solo vetture a batteria, nel mondo vi sono ben altre visioni del futuro.
Le auto e le moto elettriche, almeno alle nostre latitudini, non sono vendutissime. I numeri, salvo ecobonus, continuano a rimanere poco impattanti sull’economia di un settore che non ha ancora trovato tanti adepti. Prima di tutti i veicoli elettrici sono cari e non c’è una fitta reta di colonnine di ricarica sparsa, in modo democratica, su tutto il territorio. Inoltre, con un piacere di guida limitato, e dubbi sull’autonomia dei mezzi non vi è stato un boom in Italia.
Vi sono produttori che non credono alla diffusone totale dell’elettrico. Tra questi c’è il potente Gruppo Toyota, numero 1 per vendite al mondo, che ha deciso di interpretare il futuro in un altro modo. La casa nipponica ha creato la prima auto ad idrogeno, l’ammiraglia Mirai, dando mandato alla Yamaha di sviluppare il progetto di un potente motore V8 da 5,0 litri alimentato a idrogeno. Questo propulsore deriva dal motore V8 della coupé sportiva Lexus RC F.
Nuovo corso per Yamaha
Yamaha sta lavorando su un motore di ultima generazione che presenti varianti negli iniettori, nelle testate, nei collettori di aspirazione e altre inclusioni aggiuntive. La potenza sarebbe spaventosa, stando ai dati apparsi sulle colonne di Motorionline. Il motore ad idrogeno sprigionerebbe 450 cavalli a 6.800 giri/min e 540 Nm di coppia a 3.600 giri/min. Lo sviluppo, da parte dei tecnici di Iwata, sarebbe iniziato 5 anni fa.
Rappresenterebbe un futuro smart a zero emissioni. Non rilascerebbe emissioni dannose per l’ambiente, espellendo vapore acqueo al 99%. A differenze dei mezzi elettrici, quelli ad idrogeno si ricaricano in meno di 5 minuti al distributore. Il motore, sviluppato da Yamaha in collaborazione con Toyota, ha dato dei riscontri importanti.
I test sono stati portati avanti nell’inverno giapponese e nel clima torrido australiano e i risultati sarebbero soddisfacenti, al di là delle condizioni atmosferiche. Per ora manca una vasta rete di colonnine a livello globale, ma in futuro potrebbero sbucare come funghi e soppiantare la tecnologa elettrica.