
Volkswagen Group Italia ha svolto un ruolo fondamentale nell’evento di premiazione dell’iniziativa “Energia al Cubo”, rivolta alle scuole elementari per sensibilizzare i più giovani sulla corretta gestione delle pile esauste. Questo progetto, promosso dal Consorzio Erion Energy in collaborazione con l’Azienda Multiservizi di Igiene Ambientale di Verona, ha avuto come obiettivo principale quello di informare e migliorare le pratiche di raccolta dei rifiuti. La cerimonia che ha concluso l’iniziativa si è tenuta presso la sede di Volkswagen Group Italia, avvalendosi del patrocinio del Comune di Verona.
Un impegno verso l’educazione ambientale
Il progetto “Energia al Cubo” è nato nel 2022 dall’esigenza di incoraggiare una diversa cultura del rifiuto, in particolare per quanto riguarda le batterie esauste. Erion Energy ha voluto focalizzare l’attenzione sul fatto che una corretta raccolta e un adeguato riciclo di questo tipo di rifiuto possano trasformarsi in una risorsa preziosa, contribuendo al recupero di materie prime critiche, un ambito in cui l’Italia riscontra significative carenze.
Nel 2024, l’iniziativa ha coinvolto 143 classi provenienti da 27 istituti scolastici di Verona. Gli esperti di Erion hanno condotto una serie di incontri formativi, mirati a spiegare non solo l’importanza del corretto conferimento delle pile usate, ma anche i benefici ambientali di questa pratica. Ogni classe ha avuto la possibilità di partecipare a una competizione di raccolta, creando un interessante spirito di sfida che ha incentivato gli studenti a impegnarsi attivamente. Le classi che si sono distinte per i risultati ottenuti hanno ricevuto premi, consistenti in buoni per l’acquisto di materiale scolastico, un modo per associarvi un incentivo positivo.
Risultati tangibili dell’iniziativa
Grazie alla partecipazione entusiasta degli studenti e al prezioso lavoro delle istituzioni coinvolte, l’iniziativa ha prodotto risultati significativi. In totale, nel comune di Verona sono stati raccolti 2.744 kg di pile esauste. Questo numero è particolarmente rilevante, poiché evita il rilascio di 2.030 kg di anidride carbonica nell’atmosfera. Per fare un confronto pratico, si tratta dell’equivalente delle emissioni generate da otto viaggi di andata e ritorno tra Verona e Parigi a bordo di una Volkswagen Golf.
Ma l’impatto ambientale non si ferma qui: l’iniziativa ha inoltre permesso di risparmiare 1.969 metri cubi di acqua, un quantitativo equivalente alla capienza di oltre 9.800 vasche da bagno. Infine, il progetto ha generato un risparmio energetico pari a 5.591 kWh, il fabbisogno annuo di energia di due famiglie italiane composte da quattro persone ciascuna. Questi dati non solo evidenziano l’importanza di una raccolta consapevole di rifiuti come le batterie esauste, ma testimoniano anche come piccoli gesti, se attuati in modo diffuso, possano contribuire in maniera significativa alla tutela dell’ambiente.
Un futuro all’insegna della sostenibilità
Il successo di “Energia al Cubo” dimostra che l’educazione ambientale è un elemento cruciale per formare una generazione consapevole e responsabile. Attraverso iniziative come queste, è possibile responsabilizzare i più giovani sul tema della sostenibilità e promuovere comportamenti che, a lungo andare, possono fare la differenza. La collaborazione tra istituzioni, aziende e scuole si rivela quindi fondamentale, non solo per raggiungere obiettivi di raccolta, ma per instillare una cultura del rispetto per l’ambiente nella quotidianità.
In questo contesto, Volkswagen Group Italia ha dimostrato un impegno concreto verso temi di rilevanza sociale, supportando attivamente la crescita di una coscienza ecologica tra le nuove generazioni. Eventi come “Energia al Cubo” non solo favoriscono l’apprendimento pratico da parte degli studenti, ma pongono le basi per un cambiamento duraturo di cui tutti possono beneficiare.