In Formula Uno siamo spesso abituati a notizie al limite dello sconvolgente, ma la decisione di Stroll è davvero inaspettata
Purtroppo, considerando il dominio che Max Verstappen e la Red Bull continuano a portare in pista – se escludiamo la magica prestazione della Ferrari in Australia – è davvero difficile concentrarsi sullo spettacolo del mondiale di Formula Uno quest’anno. Tuttavia, si può benissimo dire che fuori dalle gare la tensione rimane sempre altissima.
Non solo perché i restanti 9 team cercano di trovare le soluzioni giuste per mettere davvero in difficoltà la Red Bull in ottica iridata, ma anche perché di notizie clamorose – in un modo o nell’altro – ce ne sono tantissime.
Soltanto nel 2024 abbiamo goduto dell’annuncio di Lewis Hamilton in Ferrari – definito da molti il ‘colpo del secolo’ – e del caso Horner, senza dimenticare la posizione futura molto incerta di alcune figure di spicco come Max Verstappen, Helmut Marko e Adrian Newey. Adesso si aggiunge un’altra speculazione, che riguarda il team Aston Martin.
Bloomberg ha riportato davvero una notizia a dir poco rilevante. Lawrence Stroll, patron del team Aston Martin e padre del pilota Lance, potrebbe vendere un’altra quota di minoranza. Dopo averne ceduto una parte agli statunitensi di Arctos Partners, l’imprenditore canadese è in trattative per vendere fino al 25% della squadra per capitalizzare la crescente popolarità della F1. Siamo solo all’inizio dei dialoghi, ma sembra proprio che la possibilità di concludere l’affare sia tutto tranne che lontana dalla realtà.
L’obiettivo di Stroll è quello di migliorare la valutazione economica che aveva raggiunto con l’accordo portato a termine con Arctos Partners: parliamo di 1,14 miliardi di euro. Un portavoce della scuderia ha spiegato che “il team viene contattato da parti interessate, soprattutto dopo l’investimento di Arctos Partners”. L’attrazione legata ad Aston Martin è presto spiegata: Fernando Alonso rimarrà nel team almeno fino al 2026, anno dell’inizio della collaborazione fra la scuderia britannica e il motorista Honda.
Motivazioni più che sufficienti per dare fiducia dentro e fuori dalla pista a un marchio cresciuto tantissimo negli ultimi anni. L’ex Racing Point sta lavorando sempre di più per arrivare a lottare costantemente per il mondiale piloti e per quello costruttori. La strada è ancora molto lunga, è chiaro però che tutto quello che gira attorno alla scuderia non fa altro che aumentare la fiducia nelle potenzialità e nelle ambizioni di un team che l’anno scorso era stato a lungo la seconda forza del campionato.
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