Le vacanze di Pasqua si stanno avvicinando e un nuovo provvedimento rischia di complicare tutto. La situazione
Settimana prossima sarà Pasqua e come sempre saranno molti gli italiani che si sposteranno per trascorrere qualche giorno di relax in un weekend che si preannuncia favorevole anche per le previsioni meteo con assenza di pioggia e temperature miti.
Sicuramente si tratta della festività antipasto dell’estate. Ebbene, per qualcuno i piani potrebbero saltare ma non problematiche proprie, bensì per una delibera comunale emessa lo scorso 12 marzo che ha allertato e preoccupato tutti gli operatori del turismo.
“Nessuno ci ha informati. Abbiamo appreso della decisione per puro caso“, il grido dei tour operator, delle agenzie viaggio e delle associazioni di categoria riportato dal sito Fanpage.it. Ecco cosa è successo.
Pasqua a rischio, decisione improvvisa sulla mobilità
Per capire le ragioni di tale agitazione dobbiamo spostarci a Napoli. A quanto pare all’insaputa di molti, l’amministrazione comunale ha stabilito che dal prossimo 25 marzo entrerà in vigore la ZTL per i bus turistici. Ciò significa che se questi vorranno entrare nelle aree a traffico limitato dovranno sborsare una tassa di 200 euro al Comune.
Il problema risiederebbe nel fatto che la Anm che si occupa dei trasporti non avrebbe emesso alcuna informativa. “A quattro giorni dall’avvio non c’è neppure un avviso ufficiale e anche volendo non sapremmo come pagare. I clienti e le scuole continuano a telefonarci per organizzare le gite e noi non sappiamo cosa rispondere“, si legge ancora sulla fonte citata.
Stando a quanto si apprende, l’annuncio definitivo sarebbe stato fatto in data 21 marzo ma in maniera parecchio nebulosa e priva di dettagli sul da farsi. Per questo l’Associazione ADV Unite che rappresenta le agenzie di viaggio, ha fatto uscire una nota di denuncia della situazione.
“Parte la ZTL e noi dobbiamo fare i detective perché veniamo rimandati da un ufficio ad un altro senza alcun coordinamento. Come sempre i turisti sono il bancomat delle amministrazioni pubbliche che, in cambio, non offrono servizi“, si legge sul testo piuttosto critico nei toni sulla gestione della situazione.
Anche l’ente che si occupa dei bus privati, la Federnoleggio Napoli storce il naso davanti alla nuova regola, per comunicazione e sostanza. “Che gli operatori degli autobus turisti debbano versare una tassa per accompagnare delle persone in un hotel, anche no! In più ad oggi l’Azienda Napoletana Mobilità non ha ancora pubblicato dove e come si potranno acquistare i contrassegni che da lunedì dovranno essere esposti su ogni autobus“, il disappunto del presidente Antonio Paone.
Dal canto suo la Confesercenti di Assoturismo ha parlato addirittura di “incongruenze legali del provvedimento e cavilli che aprono varchi insormontabili di concorrenza sleale“. Il vice presidente Gennaro Lametta ha evidenziato come nessuno si stia rifiutando di effettuare il pagamento, “Volevamo solamente che il tutto fosse organizzato con maggiore responsabilità e propensione verso il turista che continua a regalarci la sua presenza in città. In questa maniera li faremo scappare tutti“, il monito conclusivo che fa intendere il timore di una scelta azzardata e controproducente.