Stop ai SUV? Ecco la proposta clamorosa che lascia davvero tutti quanti a bocca aperta. Veniamo a capo di questa situazione.
I SUV sono veicoli veramente apprezzatissimi. Automobilisti, aziende, rivenditori vari. Sono davvero tantissime le figure legate in un modo o nell’altro al mercato dell’automotive che puntano direttamente o indirettamente a questo genere di automobili. Ciò non ci stupisce affatto, visto e considerato la piega che questo genere di mezzi motoristici ha preso negli ultimi anni.
Basti pensare ad aziende come Ferrari e Lamborghini, brand di assoluto valore e straordinario livello che hanno realizzato un SUV a testa. All’interno di questo articolo, comunque, parleremo di SUV per una ragione assai singolare.
In Italia sarebbe stato proposto, infatti, di bandire questo tipo di automobili. Già, ma perché? Nelle prossime righe cercheremo di venirne a capo, logicamente nella maniera più lucida e razionale possibile.
SUV, in Italia cambia tutto: ecco la proposta
Marco Mazzei, consigliere della Lista Sala del Comune di Milano, ha proposto di vietare il traffico ai mezzi molto pesanti. Il motivo è legato all’entrata in vigore delle nuove norme volte a limitare l’uso di alcune motociclette a Milano per quanto permane la gestione della sicurezza delle strade, specialmente tenendo in considerazione le troppe buche presenti in città. Per Mazzei, è praticamente inutile investire in tecnologie innovative e materiali migliori per la pavimentazione stradale se esistono automobili semplicemente troppo pesanti all’interno del manto stradale cittadino.
Ma chi verrebbe colpito da questa soluzione? Pensiamo ai vari Hummer e pick-up, oppure ai SUV di dimensioni più importanti, anche se va detto che le persone che utilizzano queste vetture a Milano sono per lo più cittadini che hanno necessità professionali e non lo fanno – nella stragrande maggioranza dei casi – per divertimento. In ogni caso, SUV o non SUV, pare che il Comune di Milano abbia la ferrea intenzione di ridurre il traffico cittadino del 50% entro il 2030 attraverso l’incentivazione all’uso di mezzi pubblici e soluzioni alternative.
Non limitando, quindi, l’utilizzo di un determinato genere di autovetture. Si tratta di una proposta che al momento non pare essere esente da critiche. Vedremo nei prossimi mesi e anni quale soluzione verrà trovata. Ad ogni modo, non è impedendo alle persone di acquistare un mezzo di trasporto che si migliora la salute e la vivibilità di una città, ma migliorando le strutture e mettendo a disposizione degli abitanti mezzi più sicuri e comodi possibili. Il che, tra le altre cose, è un concreto obiettivo di Milano e non solo.