Stellantis ha deciso di tagliare i prezzi di alcune auto, la notizia fa il giro dell’Italia e non solo: tutti i dettagli.
Una delle più grandi sfide da considerare in ottica futura è senz’altro quella del mantenimento dei costi. Il risparmio economico è di cruciale importanza per le case costruttrici che puntano sull’elettrico, anche perché ad oggi non tutti possono permettersi di acquistare una vettura a zero impatto ambientale.
La tecnologia green è ancora troppo costosa per i cittadini medi, e questa è la ragione principale che porta brand come Stellantis a lavorare su alcune soluzioni che possano ovviare efficacemente a questa grande problematica.
Proprio per questa ragione, Stellantis ha deciso di tagliare i prezzi e aiutare i tanti papabili compratori in questo senso, accelerando così facendo il processo dell’elettrificazione in Europa. Nelle prossime righe approfondiremo la questione, cercando di capire come intende operare in futuro il gruppo automobilistico.
Stellantis taglia i prezzi: ecco cos’ha in mente il gruppo
Stellantis intende approfondire la questione dell’abbattimento dei costi nella maniera più concreta e veloce possibile, e per farlo punta a qualche soluzione concreta da prendere in considerazione. Secondo Automotive News Europe, il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA starebbe cercando di fare pressione sui propri fornitori per ottenere riduzioni dei costi sensibili, per far sì che le prossime auto elettriche del brand costino meno.
Il principale motivo, neanche a dirlo, è legato alla sempre più ingombrante presenza sul mercato di brand e automobili competitive – lato economico e tecnico – provenienti dalla Cina, che forse dal punto di vista dell’elettrico è il Paese più avanzato attualmente. Certo, i dazi e le limitazioni dell’occidente possono avere una certa efficacia nel breve periodo, ma le società europee e statunitensi sanno bene che da qui al 2035 ciò non sarà per niente sufficiente. A partire da Stellantis, che dunque vuole realizzare vetture a zero emissioni meno costose nel minor tempo possibile.
Insomma, più che una strategia di ‘barricata commerciale’, Stellantis crede fortemente che la risposta alla Cina debba essere necessariamente offensiva. Poi sicuramente l’Europa e le sue aziende sono molto lontane dai risultati che brand come BYD stanno portando a casa negli ultimi tempi. Ma se anche in UE cambia l’approccio legato al commercio di vetture elettriche, e ci si concentra di più sull’effettivo sviluppo delle stesse rispetto alle limitazioni delle creazioni altrui, allora forse c’è la possibilità di ottenere molti altri successi in ottica futura. E questo Stellantis lo sa molto bene.