Brutte notizie per i dipendenti del Gruppo Stellantis in Italia, con la chiusura della fabbrica che mette in crisi tante famiglie.
In queste ultime settimane non stanno mancando le polemiche tra il Gruppo Stellantis e il Governo italiano, con le parti che sono molto distanti. Nonostante qualche accusa nemmeno troppo velata, da un lato soprattutto da Giorgia Meloni e dall’altro dall’AD Carlos Tavares, ci sono anche i primi segnali di distensione.
Infatti, durante la presentazione della nuova FIAT Pandina, il CEO della casa torinese, ovvero Olivier François, ha spiegato come il ruolo dell’Italia sia fondamentale per lo sviluppo del Gruppo. Ecco come mai diventa importante fare in modo che si possa trovare un punto d’incontro, con la produzione nel Belpaese che è di altissimo livello.
Il Gruppo Stellantis infatti sa benissimo di avere nello stabilimento lucano di Melfi uno dei propri punti di forza e non è un caso che alcune delle migliori Jeep siano realizzate proprio qui. Ha fatto discutere l’annuncio della produzione della nuova Panda elettrica in Serbia e non in Italia e questo sta provocando non poca tensione tra i dipendenti delle fabbriche italiane.
Quello che al momento è lo stabilimento che rischia di essere maggiormente colpito è quello di Mirafiori. La sede del quartiere torinese infatti potrebbe diventare nel prossimo futuro il luogo ideale per la progettazione delle Leapmotor, le auto del marchio cinese da poco acquistato per il 21% delle quote da Stellantis. Intanto perĂ² ci sono i primi problemi nel prossimo futuro, con oltre 2000 dipendenti che dovranno restare a casa.
Mirafiori in crisi: continua la cassa integrazione
Ormai è chiaro come il Gruppo Stellantis stia valutando una serie di cambiamenti all’interno della propria produzione, con Mirafiori che sarĂ uno stabilimento che rischia seriamente di diminuire sensibilmente la produzione. GiĂ da tempo sono moltissimi i dipendenti del Gruppo Stellantis che si trovano in cassa integrazione, in totale ben 2240.
Inizialmente questi avrebbero dovuto rientrare sul luogo di lavoro il 2 aprile, ma ora il Gruppo Stellantis ha deciso di allungare sensibilmente questa condizione. Si arriverà così fino al 20 aprile, con tutti i modelli in produzione che saranno così bloccati, con la lista che prevede le Maserati e la 500 elettrica.
Non poteva non farsi sentire la voce dei sindacati torinesi, con il segretario generale di Uilm Torino, ovvero Luigi Paone, che ha spiegato come debba avvenire il prima possibile una sensibile riorganizzazione di Mirafiori. Secondo Paone questi saranno dei mesi molto complicati per i lavoratori e sarĂ importante dunque non soltanto avere un aiuto da parte dell’azienda, ma lo stesso lo dovranno fare anche le istituzioni.
Indubbiamente le spese elevate derivate dagli investimento per rinnovare le fabbriche e permettere così la produzione di auto elettriche, hanno avuto un ruolo estremamente impattante sulle casse del Gruppo. La cassa integrazione comunque non è vista di buon occhio da parte dei sindacati che vedono questo allungarsi dei tempi di ulteriori 18 giorni come un rischiare di mettere ancora di piĂ¹ in bilico la giĂ traballante situazione di Mirafiori. Oltre 2000 dipendenti meritano di conoscere il proprio futuro e capire che cosa accadrĂ , con Mirafiori che da sempre è un punto di riferimento dell’automobilismo italiano.