Problemi per il Governo con la trattativa con Stellantis e ora c’è il rischio che ci sia stata una sottovalutazione del caso.
Il ruolo del Gruppo Stellantis in Italia è di primissimo piano, con questi che rappresenta il principale colosso motoristico del Paese. La maggior parte della produzione di automobili è legata direttamente a questo Gruppo, con marchi storici come FIAT, Alfa Romeo, Maserati o Lancia che ne fanno parte.
Nell’ultimo periodo non sono però mancati i problemi con il Governo italiano, soprattutto per il discorso legato alla gestione dei fondi per la progettazione di auto elettriche. Una richiesta che non ha convinto le istituzioni del Belpaese e che ha fatto scattare una serie di problematiche di certo non semplici da risolvere.
Il problema è che al giorno d’oggi l’Italia non può fare a meno del grande lavoro di Stellantis, per questo motivo il Governo si sta muovendo anche per altre soluzioni. Lo si vede infatti con le trattative portate avanti con Toyota o Chery Group, senza dimenticare pi Tesla, per provare in qualche modo ad avere un altro grande gruppo pronto a produrre in Italia.
Le scaramucce iniziali tra Governo e Stellantis stanno preoccupando i lavoratori, considerando infatti come l’AD di Stellantis, ovvero Carlos Tavares, abbia tuonato dicendo che il rischio di ridurre la produzione nelle fabbriche italiane è alto. A parlare di recente riguardo alla delicata vicenda ci ha pensato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, con questi che sembra aver fatto mea culpa per una gestione forse non perfetta-
Le preoccupazioni di Urso:” Sottovalutato il progetto Stellantis”
In questo momento l’Italia non sta passando un momento semplice per quanto riguarda la propria produzione automobilistica con il Gruppo Stellantis, con la situazione che rispetto alla Francia è molto diversa. Il Ministro Adolfo Urso ha spiegato dunque, come riporta clubalfa.it, come i problemi siano iniziati nel 2020.
Allora eravamo in piena pandemia per il Covid-19 e l’allora Premier Giuseppe Conte decise di non dare grossa importanza, secondo Urso, allo sviluppo delle fabbriche del Gruppo Stellantis che stava per nascere. Allora infatti vi erano ancora separati i due gruppi, con FCA da un lato e PSA dall’altro, ma l’unione era ormai certa.
L’unione del principale gruppo italiano con quello francese non è stato valutato con la giusta attenzione, mentre in Francia è avvenuta una dura e importante opera di modernizzazione delle fabbriche, in modo tale da poter rimanere al passo con i tempi e oggi la nazione transalpina non presenta questi problemi occupazionali come invece accade in Italia
Per questo motivo ora è il nuovo Governo di Giorgia Meloni che si trova nella annosa situazione di dover trattare con il Gruppo Stellantis in una posizione decisamente complicata. Urso ha evidenziato come in passato sia stato sottovalutato il problema e la novità del mercato automobilistico.
Il confronto tra le parti comunque sta proseguendo, perché anche Stellantis non ha di certo intenzione di perdere l’Italia come alleato. Sono troppi gli interessi nel Belpaese e troppi i marchi di primo piano, con una soluzione che si dovrà trovare per poter fare il bene di tutti, in primis dei lavoratori.