Arriva una notizia sull’annuncio che tutti aspettavano. Il dialogo tra Stellantis e il Governo sembra essersi riaperto, vediamo che cosa succede ora.
Negli ultimi tempi si è venuta a creare una dura disputa tra il Governo Meloni e il principale produttore italiano di automobili, il Gruppo Stellantis. La multinazionale pur avendo sede in Olanda ha infatti al suo interno molti marchi del made in Italy, da Fiat ad Alfa Romeo e Lancia, cosa che rende centrale l’operato della dirigenza del gruppo in questi tempi.
Questo botta e risposta che ha come centro della questione il processo di de-localizzazione che l’azienda retta da Carlos Tavares ha preso a seguire negli ultimi anni – emblematico il caso dello spostamento della produzione di molti veicoli Fiat dall’Italia allo stabilimento di Tychy che invece si trova in Polonia per via del costo della manodopera – ha tirato in ballo praticamente ogni esponente politico italiano, dal Presidente della Repubblica ai ministri.
Proprio nelle ultime ore proprio il Ministro che più di tutti è interessato dalla questione è tornato a parlare di questa situazione citando proprio il nodo della questione, ossia l’impianto di Mirafiori. In questo periodo, i sindacati hanno tentato di attirare l’attenzione su questo storico impianto che non sta forse vivendo il migliore momento storico che abbia mai affrontato.
Urso a Stellantis: le parole del ministro
Secondo quanto ripreso da Ansa in questi giorni il Ministro del Made in Italy Adolfo Uso sarebbe tornato sulla questione di Mirafiori. Dopo l’incontro tra i sindacati ed i rappresentanti del colosso dell’auto Stellantis, anche il politico ha deciso di prendere in mano la questione commentando l’accaduto.
“Mi aspetto che Tavares raccolga l’invito dei sindacati del Piemonte, quello che si è manifestato anche al tavolo che si è tenuto qui al ministero: vogliamo realizzare a Mirafiori vetture capaci di produrre in quello stabilimento almeno 200.000 unità l’anno“, le parole di Urso che tra l’altro ha auspicato che siano proprio le nuove autovetture Fiat ad essere assemblate qui. “Ora mi auguro che parte significativa di quei modelli sia realizzata negli impianti italiani a partire da Mirafiori“, auspica il politico.
La tattica usata dal Governo, usando un termine terra terra, sembra però quella di giocare su più tavoli perché se da un lato il dialogo con il Gruppo Stellantis rimane aperto e costante, dall’altro sta anche cercando altri costruttori: “Il nostro Paese è uno di quelli con la maggiore possibilità di attrarre investimenti anche nel settore automobilistico perché siamo l’unico paese europeo produttore di auto che ha un solo produttore”, conclude Urso in merito alla questione.
Parole che proprio nello stesso momento in cui la Spagna sta valutando se ospitare una nuova fabbrica di automobili del brand Chery sul suo territorio suonano quasi come un monito verso Stellantis, almeno apparentemente.