Enormi difficoltà per il gruppo Stellantis, che deve fronteggiare un periodo di grossa crisi. Ed ora arrivano notizie molto negative.
Il settore automotive vive anni molto difficili, ed anche se qualche tempo si è potuto notare qualche passo in avanti, vi sono realtà che attraversano periodi di crisi nera. Il gruppo Stellantis è in grandissima difficoltà, come dimostrano anche i numeri relativi al primo semestre del 2024. I ricavi netti, nel periodo compreso tra gennaio e giugno, sono stati pari ad 85 miliardi di euro, che si traduce in un tracollo pari ad un -14% su base annua.
Inoltre, è stato registrato un utile netto pari a 5,6 miliardi di euro, in calo del 48% su base annua, e c’è da dire che quest’ultimo è il dato che preoccupa più di tutti. Secondo quanto comunicato da Stellantis, il calo è determinato da una riduzione dei volumi, ma anche alla riduzione dello stock con stop e cali temporanei nella produzione.
Il gruppo Stellantis è dunque in piena recessione, ed i dati relativi al primo semestre del 2024 non possono che far pensare a delle decisioni drastiche. Ed infatti, il CEO Carlos Tavares ha annunciato che i marchi che non portano profitti potrebbero essere tagliati, e dunque, un gruppo che è attualmente formato da 15 brand (la Leapmotor è entrata da poche settimane), andrebbe a ridursi nel numero dei costruttori che ne fanno parte. Ed in base a ciò che si vocifera, anche un noto marchio italiano sembra essere spacciato.
Tavares ha detto: “Se i nostri marchi sono troppi, saremo costretti a chiudere quelli meno redditizi“. Al momento, in pole position per l’uscita da Stellantis c’è la Maserati, che è del tutto crollata nel corso degli ultimi anni, e che ha una gamma ormai ridotta all’osso. La decisione di puntare sull’elettrico non ha per niente pagato, e molti lavoratori sono stati messi in cassa integrazione, con diversi stabilimenti che hanno rallentato, se non bloccato del tutto, la loro produzione.
Nel caso in cui la Maserati dovesse uscire da Stellantis, è molto probabile che torni sotto il controllo della Ferrari, come avvenne tra il 1997 ed il 2005, sotto la guida del presidente Luca Cordero di Montezemolo, che per alcuni anni fu anche chairman della casa del Tridente. All’epoca, i risultati del brand modenese furono ottimi, ed il Cavallino potrebbe puntare anche a riproporre il sogno di Sergio Marchionne, ovvero la creazione di un polo di lusso con l’innesto della Maserati.
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