Per l’Italia, la presenza e la produzione di Stellantis sono imprescindibili. Nelle ultime ore è arrivato un importante aggiornamento a riguardo
Non sono stati mesi facili quelli vissuti tra il Governo italiano ed il gruppo Stellantis. Attualmente, solo la holding di cui fa parte anche la Fiat produce auto nel nostro paese con volumi di non più di 500 mila vetture all’anno mentre l’obiettivo del Governo è quello di arrivare almeno ad un milione di veicoli.
Con la politica attuata da Stellantis che, da tempo, ormai ha scelto di puntare su altri paesi come Slovacchia e Polonia per produrre, sarà difficile pensare di raggiungere un traguardo simile. Proprio per questo, il Governo sta cercando alternative con la volontà di stringere rapporti con marchi come Tesla, BYD e Chery Group, in modo da avere un altro produttore tra i nostri confini.
Stellantis deve affrontare varie situazioni molto scomode in Italia, come quella legata alla crisi occupazionale dello stabilimento di Mirafiori, per il quale si proverà a puntare su un ritorno della produzione della Fiat 500 non con motorizzazione elettrica. Anche un altro sito di produzione di Stellantis affronta una fase delicata ma finalmente, almeno per questo, ci sono buone notizie in arrivo. Ecco tutti i dettagli.
Stellantis, buone notizie per il sito di Melfi
Nelle scorse ore si è tenuto un importante incontro tra i rappresentanti del gruppo Stellantis, alcuni sindacati e rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nell’incontro si è parlato del sito di produzione di San Nicola di Melfi, situato in Basilicata, dove attualmente vengono prodotte auto come la Fiat 500X, la Jeep Compass e la Renegade.
L’obiettivo del tavolo di concertazione era quello di chiarire il futuro dello stabilimento lucano, dal momento che la 500X uscirà presto di produzione così come la Renegade.
Ebbene, sono arrivati notizie piuttosto positive per Melfi come si evince dalle dichiarazioni di Ferdinando Uliano, rappresentante di Fim Cisl, che ha affermato: “Bisogna comprendere quali siano i modelli assegnati ai vari siti di produzione. L’azienda ha confermato che verranno prodotti 5 modelli full electric ed ora bisognerà capire se le 260.000 vetture come capacità produttiva a regime saranno effettivamente prodotte.”
Uliano ha ulteriormente precisato quanto segue: “Non sono arrivate risposte precise, a Melfi sono occupati ben 9.000 lavoratori, ed attualmente, non c’è un esubero dichiarato. Tuttavia, quando si decide di produrre auto elettriche, l’occupazione cala solitamente del 30%: Noi stiamo evitando i licenziamenti, ma bisogna capire quali sono i modelli assegnati ai vari stabilimenti per capire come proseguiranno le cose“.
Paradossalmente, le auto elettriche sono meno complesse per quanto riguarda assemblaggio e produzione ed è per questo che richiedono un numero inferiore di personale a lavorare su di loro. Vedremo, dunque, come agirà Stellantis, anche se l’arrivo di 5 nuove auto elettriche fa ben sperare, soprattutto pensando a quelle che erano le voci delle ultime settimane sul sito di produzione di Melfi. La situazione, invece, resta critica a Mirafiori come conferma la giornata di sciopero indetto il prossimo 12 aprile a Torino.