Si continua a discutere di quello che sarà il futuro di Stellantis in Italia. A riguardo è arrivato un importante annuncio di un rappresentante del Governo
L’Italia è diventata la settima potenza europea in quanto a produzione di auto annuale, un dato che non può far ben sperare visto che, in passato, era sempre ai primi posti. Tutto ciò si lega a quanto sta accadendo con Stellantis. Quest’ultima ha ridotto i volumi di produzione nel nostro paese ed il “guaio” è che, attualmente, si tratta dell’unico produttore che abbiamo in Italia. Al momento, Stellantis produce circa 500.000 auto all’anno mentre l’obiettivo del Governo che è quello di raddopiare tale capacità, portandola ad un milione.
Di certo, raggiungere questo obbiettivo con Stellantis sembra molto difficile dal momento che, gradualmente, la holding sta riducendo l’impegno produttivo nei nostri stabilimenti.
Tra il gruppo Stellantis e il Governo italiano i rapporti sono tesi. A prendere la parola su quelli che potranno essere gli sviluppi futuri ci ha pensato Antonio Tajani. Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale apre ad un secondo produttore, ma si augura anche che Stellantis resti in Italia, anche per preservare la grande tradizione, in ambito automobilistico, del nostro paese.
Ecco le sue parole: “Per quello che posso dire, mi auguro fortemente che Stellantis non lasci l’Italia, abbiamo una tradizione nell’industria dell’auto che non può essere abbandonata. Trovo giusto che questa azienda prosegua con i suoi investimenti nel nostro paese, perché in questi casi ci sono anche dei vincoli legati alla coscienza“.
In questa fase in cui c’è poca chiarezza in quelli che sono i rapporti con Stellantis, si è iniziato a parlare anche di diverse possibilità tra le quali quella di accogliere in Italia un secondo produttore di auto, come Toyota, Tesla o BYD. Sono stati questi i nomi caldi dei quali si è parlato in questi mesi ma, per il momento, oltre ad alcuni colloqui e trattative, non è stato annunciato nulla di ufficiale. Anzi, BYD ha scelto l’Ungheria per la costruzione di una Gigafactory europea mentre Tesla guarda all’India.
Tajani ha commentato la possibilità di aprire a un secondo produttore, affermando: “Siamo in un sistema di mercato libero, e nessuno può sentirsi libero di obbligare nessuno. Siamo un paese attrattivo ed al momento opportuno vedremo con chi effettuare delle trattative più approfondite. Il mio è un richiamo, in questo momento preciso, al senso di responsabilità“.
Vedremo se in Italia arriverà, a tutti gli effetti, un nuovo produttore, ma è chiaro che con Stellantis i rapporti ad oggi siano molto tesi. L’azienda sta investendo sempre meno dalle nostre parti e i problemi occupazionali in corso in avamposti produttivi come quelli di Mirafiori e Melfi non fanno altro che peggiorare la situazione. Non a caso, Stellantis ha comunicato recentemente un piano di uscita incentivata per oltre mille dipendenti tra vari stabilimenti. A Mirafiori, intanto, prosegue la cassa integrazione con uno sciopero indetto per venerdì 12 aprile.
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