Stellantis, clienti sempre più imbufaliti: ora c’è di mezzo il tribunale

Nuovi momenti complicati per il Gruppo Stellantis, con il colosso che finisce in tribunale per una questione davvero delicata.

Vi sono diverse problematiche al giorno d’oggi per quanto concerne il Gruppo Stellantis. Il colosso internazionale che ha dato vita negli anni a una serie di marchi e di auto di livello, che potessero essere in grado soprattutto di accontentare la stragrande maggioranza dei cittadini. Le citycar sono le principali vetture progettate dal Gruppo.

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Stellantis, ora c’è di mezzo il tribunale (flopgear.it)

Lo si vede con la maggior parte delle automobili che escono da casa FIAT o da Citroen, questi marchi infatti nella propria storia hanno deciso di legarsi a stretto contatto con le utilitarie. Tra i motori che si sono fatti maggiormente apprezzare in questo settore vi sono senza dubbio quelli da 1200 di cilindrata.

I 1.2 PureTech sono stati utilizzati in moltissime automobili, tra cui la Citroen C4. Peccato però che qualcosa non sia andato per il verso giusto in casa Stellantis, questi motori starebbero infatti creando qualche problema al gruppo. Diversi clienti sarebbero pronti a fare causa per avere dei risarcimenti, un avvocato avrebbe ormai deciso di portare in tribunale il colosso.

Problemi per i motori PureTech 1.2: Stellantis in tribunale

A portare avanti la causa in favore di quei cittadini che richiedono un risarcimento per i problemi legati al proprio motore 1.2 PureTech è l’avvocato Christophe Leguevaques. I problemi di questi motori, almeno per le prime due generazioni, sarebbero stati legati al fatto che vi erano limitazioni alla cinghia di trasmissione, con Stellantis che ha rinnovato i propulsori con una catena nuova e maggiormente duratura.

Problemi motore Puretech 1.2 Stellantis
Citroen C4 (Stellantis Press Media – flopgear.it)

Questo cambiamento della cinghia in alcuni casi ha portato a un miglioramento dell’auto, ma in altri è stato necessario cambiare l’intero motore. Sono circa 4800 gli automobilisti che, secondo Leguevaques, avrebbero avuto problemi con questo propulsore, ma Stellantis ha fatto intendere di non avere intenzione di avviare alcuna pratica di risarcimento per i clienti.

La richiesta dell’avvocato è quella di dare vita a un risarcimento che deve avvenire entro tre mesi. Non è bastato a Leguevaques il fatto che Stellantis abbia aggiunto una garanzia su questi motori. Dunque, non avendo trovato un punto d’incontro tra le parti, sarà necessario spingersi fino al Tribunale, a meno che non ci sia qualche ultimo colpo di scena prima del 30 giugno, giorno ultimo tra le parti per poter trovare un accordo in modo privato.

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