Ancora guai per Stellantis, che non sembra affatto rientrare negli investimenti fatti con brand cinesi: cosa sta succedendo.
Se c’è qualcuno che sarà contento per quanto riguarda la fine del 2024, quello è sicuramente Stellantis. Il gruppo automobilistico europeo, che unisce da anni FCA e PSA insieme, ha passato un anno complicato e turbolento.
La notizia che sicuramente ha fatto più scalpore in assoluto riguarda l’addio dell’ex CEO Carlos Tavares, ma ci sono state molte questioni spinose che vanno tenute assolutamente in considerazione in questo senso. Pensiamo anche soltanto alla gestione degli stabilimenti italiani fino al calo di vendite delle vetture elettriche.
Insomma, la situazione per il brand italo-francese non è certo delle più semplici. Tutta questa serie di difficoltà, però, non sembrano fermare l’azienda da effettuare investimenti di un certo tipo: l’ultimo ha fatto discutere moltissimo.
Stellantis, super investimento: di cosa si tratta
Insieme al produttore cinese di batterie CATL, Stellantis ha deciso di investire miliardi di euro nella costruzione di un nuovo stabilimento. La fabbrica di cui stiamo parlando è stata costruita per offrire un’alternativa alla batteria cinese dei veicoli elettrici. La multinazionale europea investirà oltre due miliardi di euro in questa joint venture; i soldi serviranno a creare una fabbrica a impatto climatico zero a Saragozza, in Spagna. La speranza del brand, che ingloba Fiat e Peugeot fra gli altri, è che questo impianto possa iniziare a produrre batterie entro il 2026. Saranno pacchi batterie agli ioni di litio (il catodo sarà in litio-ferro-fosfato).
Potenzialmente parlando, queste batterie dovrebbero permettere una ricarica molto veloce oltre che di raggiungere 400 chilometri di autonomia in 10 minuti (700 in mezz’ora). L’ambizione di Stellantis, inoltre, è quella di realizzare batterie affidabili e di alta qualità a un prezzo accessibile. Queste ultime dovrebbero essere utilizzate nei crossover elettrici e nei SUV dei segmenti B e C. John Elkann, ancora alla ricerca di un sostituto di Carlos Tavares nel ruolo di CEO del brand, ha parlato con entusiasmo di questa importante novità.
Si tratta sicuramente di un progetto che aiuterà Stellantis a raggiungere il grande obiettivo di azzerare completamente le emissioni di CO2 entro il 2038. Nonostante un 2024 pieno di insidie e sfide sempre più complesse, è certo che la multinazionale vuole rialzare la china e dimenticare tutto ciò che non ha funzionato fino ad ora. Vedremo se il 2024 è stato solo un anno storto. Oltre a questo, comunque, l’azienda pensa anche al futuro e a come rendersi assoluta protagonista dell’automobilismo che verrà.