Tantissimi lavoratori di Stellantis sono pronti a dire addio all’azienda. Arrivata la decisione finale che sta facendo discutere
La situazione è più delicata che mai e in ballo ci sono diverse famiglie di lavoratori che rischiano il peggio per l’ombra dei licenziamenti che aleggia intorno a Stellantis. Ora, però, è arrivata la decisione dell’azienda, che ha già aperto diverse discussioni in merito al tema.
Sul tavolo delle negoziazioni con i sindacati è emersa una soluzione che non ha fatto felici tutti, e anche la Fiom ha espresso tutti i suoi dubbi in merito. Eppure, l’intesa fra le varie sigle metalmeccaniche interessate e il gruppo italo-francese è stata raggiunta. Andrà a coinvolgere anche tutte le Carrozzerie di Mirafiori, con lo stabilimento che da tempo è al centro del dibattito e vive un momento complicato. Sono ben 21 le società collegate al gruppo Stellantis presenti sul territorio torinese, per un bacino che conta all’incirca 12 mila addetti nel complesso. L’annuncio è arrivato da parte dell’Uilm di Torino, che ha svelato i dettagli dell’accordo raggiunto e i numeri di lavoratori interessati. La speranza è che la situazione torni a esser florida e a dirlo è stato anche il CEO Tavares, che però chiede al governo italiano degli incentivi che permettano una maggiore accessibilità all’acquisto dei veicoli, così da poter aumentare la produzione delle Fiat 500 (torino.corriere.it).
Dopo una lunga trattativa fra le varie sigle metalmeccaniche e l’azienda, si è arrivati a un’intesa riguardante l’uscita volontaria di ben 1.520 lavoratori. Saranno 733 le uscite che saranno incentivate per le strutture centrali, mentre altre e 300 per le Carrozzerie di Mirafiori.
Secondo la Fiom, però, le uscite volontarie non riuscirebbero a esser compensate con l’assunzione di nuovi giovani (formuapassion.it). Questi ultimi potrebbero essere in grado di dare una prospettiva importantissima per il futuro dello stabilimento. Sul tema, molto delicato, sono intervenuti diversi politici, fra cui Alfonso Urso, il ministro per le Imprese e del Made in Italy.
Secondo quest’ultimo, nel caso in cui Stellantis non dia una risposta “sulla strategia della produzione, il governo andrà a spostare gli incentivi del fondo automotive sul settore della produzione e non sul consumo” (italiaoggi.it). Lo scontro politico e ideologico, quindi, è più aperto che mai, mentre diversi lavoratori stanno rischiando di perdere la propria occupazione e, quindi, anche la possibilità di vivere “una vita libera e dignitosa con le proprie famiglie”(senato.it La Costituzione parte I Articolo 36).
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