L’Europa è pronta a cambiare radicalmente il proprio approccio alle automobili, con lo scontro che rischia di comportare seri problemi.
L’Unione Europea è da sempre una delle più importanti organizzazione che ha puntato a rendere quanto più ecologico possibile il mondo negli ultimi anni. Per fare in modo che ciò avvenisse è stato necessario fare in modo che si potesse ampliare quanto più possibile la gamma delle auto elettriche, con la produzione che ha avuto una serie di agevolazioni negli anni.
Per fare in modo che tutto vada per il verso giusto, l’UE è anche uno degli organi atti a dover controllare ogni possibile problema per le varie aziende, soprattutto cercando di tutelare quanto più possibile il libero mercato. Tutto ciò deve dunque avvenire nel più assoluto rispetto delle regole, anche da quelle realtà che non sono europee.
Una delle nazioni che negli ultimi anni si è mostrata maggiormente in crescita è la Cina, con il colosso asiatico che ha puntato in modo deciso sullo sviluppo delle auto elettriche. La motivazione è dettata dal fatto che le materie prime utili per la produzione di queste auto non mancano di certo all’interno dei confini cinesi.
Il problema è che il sistema governativo cinese è ben diverso da quelli al quale siamo abituati in Europa. Non si tratta né del classico vecchio socialismo né di un liberismo occidentale, ma una via di mezzo che è da tempo sotto la lente di ingrandimento dell’UE, con questa che ha così deciso di introdurre una particolare novità.
Al via la “Registrazione doganale”: ecco come funziona
Cambia la gestione delle auto cinesi in Europa, tanto è vero che ora si vira a una “registrazione doganale”, il che permetterà di conoscere perfettamente i dati legati alle vetture dalla Cina nel Vecchio Continente. Ormai non si tratta più solo di un’opzione, ma si tratta di realtà, visto come il comunicato ufficiale sia stato già scritto nella Gazzetta Ufficiale.
L’intento è quello di portare avanti il progetto anti dumping contro la Cina. Infatti da tempo, come più volte spiegato anche dal Presidente della commissione UE Ursula Von der Leyen, il procedimento di registrazioni doganali dalla Cina non deve essere un modo per limitare la vendita di auto elettriche cinesi, ma di constatare come effettivamente non ci siano delle sovvenzioni statali illecite.
Questo è un punto molto caro ai Gruppi europei, considerando infatti come per molti sia proprio il Governo cinese ad aiutare nella produzione di auto elettriche, permettendo così di abbattere i costi. Nonostante i controlli sulle sovvenzioni, considerate possibilmente illecite, termineranno solo a novembre 2024, l’UE ha comunque deciso che attuerà questa registrazione doganale già a partire da luglio 2024.
La novità in questione sarà un durissimo colpo per il mercato cinese in Europa, tanto è vero che è certo l’aumento sensibile dei prezzi in Europa per queste auto. Il minimo sarà del 10%, ma non è da escludere che si possa arrivare anche al 27,5%. Non è di certo piaciuto questo cambio di programma a Pechino, con la Camera di Commercio cinese che si è già espressa negativamente contro questo provvedimento, ma per ora è realtà.