C’è una concorrente molto agguerrita per la Fiat Panda. E viene dal Giappone. Suzuki ha lanciato la sua nuova citycar sul mercato
La Fiat è pronta a lanciare la nuova Panda elettrica, lasciando sul mercato il modello attuale che si chiamerà Pandina. Un modo per rendere meno traumatico il passaggio alla nuova vettura ma anche per non perdere di colpo tutti quei fan che da decenni ormai comprano la piccola citycar italiana che ha chiuso anche il 2023 con numeri record.
Un primato inattaccabile quello della Panda sul nostro mercato anche se le concorrenti non mancano. L’ultima viene dal Giappone e l’ha realizzata la Suzuki. Il marchio giapponese ha chiuso il 2023, secondo Unrae (l’Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri), con un segno nettamente positivo: 37.142 i veicoli immatricolati in Italia, per una quota di mercato del 2,2% e un +61,6% di crescita nei volumi rispetto all’anno precedente.
Le best-seller della gamma 100% Hybrid sono state Ignis e Vitara ma ha segnato numeri interessanti anche la piccola Swift, che ora torna alla ribalta con un restyling decisamente importante, sempre però improntato su semplicità e praticità.
La quarta generazione della Suzuki Swift conferma le linee viste sin dal 2005, ma ora fa uno step ulteriore. A partire dal design, più pulito e meno sinuoso. Si nota subito come rispetto al passato ci siano meno prese d’aria nella parte inferiore. A spiccare maggiormente è la forma dei fari, con luci diurne a forma di “L”. Tornano “normali” le portiere posteriori, con la maniglia sulla fiancata.
Il peso è di meno di 1.000 kg per una vettura di 3,86 metri, non male. E poi il baule, da 265 litri dichiarati che rimane uno dei più grandi della categoria. A renderla poi ancor più unica la possibilità di avere anche la trazione integrale, aspetto che le rivali di segmento non hanno.
Gli interni cambiano, ma non troppo. C’è un nuovo infotainment con schermo da 9 pollici che offre comandi vocali e connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Rispetto a prima le sue linee sono più eleganti e le finiture di livello superiore. Unico neo la strumentazione davanti al conducente, ancora a lancette mentre le altre ormai si stanno adattando al digitale. Ma questa pare una scelta precisa di Suzuki.
Come da nuovi regolamenti UE, ecco che compaiono tutti i sistemi di sicurezza di nuova generazione (frenata automatica d’emergenza e monitoraggio dei limiti stradali). Ma ci sono anche il cruise control adattivo, il mantenimento della corsia e il monitoraggio dell’angolo cieco.
Il motore è solo uno, il tre cilindri benzina di 1.2 litri da 83 cavalli, dotato di un sistema mild hybrid a 12 V. Il tutto a vantaggio dei consumi, che rimangono sui 20 km/l. I prezzi della Swift partono dai 22.500 euro per la versione a due ruote motrici col cambio manuale, mentre a 24.000 euro si arriva per quella col cambio automatico. Solo 500 euro in più invece per avere la versione integrale.
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