Colpo di scena per l’industria italiana. Un noto progetto voluto da Marchionne potrebbe prendere vita. Svelati alcuni particolari.
Era il 25 luglio 2018 quando Sergio Marchionne se ne andava improvvisamente lansciando un importante vuoto nel mondo dei motori. Da allora il suo nome è stato pronunciato spesso, specialmente dopo che la sua creazione, la FCA che univa la FIAT alla Chrysler, è stata dissolta a favore di Stellantis, unendo i due colossi alla francese PSA.
Ora però, sotto traccia, Marchionne potrebbe aver lasciato un’altra eredità. Da quanto si apprende, nelle segrete stanze potrebbero presto tirare fuori dal cassetto uno dei progetti del dirigente nato a Chieti, che se dovesse veramente prendere corpo sarebbe qualcosa di storico. Va detto che le voci non sono nuove, al contrario, già lo scorso febbraio aveva cominciato a farsi largo questa incredibile idea, che sino a poco tempo fa sembrava essere stata accantonata. Al centro della trattativa ci sarebbe una Casa oggi detenuta per il 24% dalla Exor, holding della nota famiglia piemontese.
Sergio Marchionne, una sua idea potrebbe concretizzarsi
La volontà di fondo sarebbe quella di dare vita ad un Polo del Lusso che comprenda, sotto lo stesso tetto la Ferrari e la Maserati. Come detto non si tratta di una novità, poiché già un decennio fa Marchionne ne aveva ipotizzato la fusione con l’obiettivo di far riprendere lo stabilimento di Grugliasco, all’epoca in crisi come il marchio del Tridente, e di saldare i debiti con l’indotto.
Il piano consisteva nel rilasciare un ampio numero di autovetture, così da mettere in difficoltà la Porsche. Come la storia ci insegna, le cose sono andate diversamente, ma adesso, a seguito di un nuovo impasse commerciale del brand italiano, tanto che il padiglione sito nel torinese è stato messo in vendita su Immobiliare.it, il progetto potrebbe in qualche modo realizzarsi.
L’interrogativo che molti si pongono è come mai un brand così rinomato stia faticando, soprattutto alla luce dei numerosi modelli recentemente lanciati, su tutti il SUV Grecale. La risposta è che dall’ottobre 2022, a fronte delle scarse immatricolazioni e della perdita di appeal delle sue produzioni, si è passati dall’assemblaggio di 9.100 esemplari ai 3.300 del primo trimestre dell’anno in corso, ma la vera mazzata è stata lo smantellamento dell’Innovation Lab di Modena dedicato alla ricerca e sviluppo. Insomma, Maserati non sta attraversando un momento semplice e l’idea di “passare sotto l’ala” della Ferrari sembra essere tornata a farsi largo.