Schumacher e Zanardi sono due miti del motorsport, ma ciò che accadde in passato fu un colpo al cuore per i fan.
Le leggende sono tali perché sono in grado di superare ogni difficoltà che si para davanti nella loro vita. Non ci sono dubbi sul fatto che Michael Schumacher sia stato uno dei più straordinari campioni della storia, con i suoi sette titoli mondiali che ne sono la chiara e netta testimonianza, ma anche Alex Zanardi ha saputo far parlare di sé.
Il pilota emiliano era la grande speranza del motorsport italiano, anche se non riuscì mai a imporsi in F1. Divenne però il prima rappresentante del Belpaese a imporsi in quello che sarebbe poi diventato l’IndyCar, ottenendo ben due titoli con il Team Chip Ganassi nel 1997 e nel 1998.
In F1 Zanardi ha potuto ottenere solo un punto in carriera, quando nel 1993 guidava una Lotus e chiuse sesto in Brasile. Non bastò nemmeno il ritorno in Williams nel 1999 per portarlo nelle posizioni più nobili della classifica. Nonostante questo nel 2001, quando eravamo al secondo anno del ciclo del Kaiser in Ferrari, ecco che a sorpresa il tedesco e l’italiano si trovarono insieme sullo stesso palco, facendo emozionare i tifosi.
Una delle più grandi riviste che esistano in Italia è indubbiamente “Autosprint”, con gli appassionati del mondo delle corse che non possono far altro se non acquistare questa splendida rivista. Al proprio interno vi sono le migliori informazioni sula F1 e non solo, tanto che alla fine della stagione ci sono i premi dell’anno, che prendono il nome di “Caschi d’oro”.
Nel 2001 fu possibile così ammirare sullo stesso palco sia Michael Schumacher, con il tedesco che fu premiato come il pilota dell’anno, capace di dominare il Mondiale di quell’anno. Nello stupore generale però venne chiamato anche Alex Zanardi, considerando infatti come l’emiliano, dopo il tragico incidente del Lausitring, si ritrovò sulla sedia a rotelle e prima di quel giorno non si era mai mostrato in pubblico.
A quel punto la sala scoppiò in un sincero e meritato urlo di gioia e un applauso concreto per un campione che aveva dimostrato nel corso degli anni di essere un’icona del motorsport. Zanardi fu anche molto autoironico, classica caratteristica delle leggende, quando disse che “gli tremavano le gambe” dall’emozione. Schumacher e Zanardi sono l’esempio di come la voglia di mollare mai nella vita sia determinante e nel 2001 per i “Caschi d’oro” di Autosprint ce lo hanno ricordato.
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