Rivoluzione in vista per i neopatentati: il nuovo Codice della strada 2024 è in discussione in Parlamento, e nei prossimi giorni si arriverà al dunque.
Con le elezioni europee ormai alle spalle, eventuali norme sgradite a parte dell’elettorato non potranno influenzare i votanti.
Mentre il dibattito sul nuovo Codice della Strada continua nel Parlamento italiano, sia aspiranti conducenti che esperti del settore dovranno tenersi aggiornati su queste importantissime modifiche legislative che promettono di ridisegnare profondamente le regole della strada per i neopatentati nel nostro Paese.
Ma cosa cambia esattamente per chi si appresta a conseguire la patente?
Il cuore della riforma riguarda la limitazione della potenza delle auto che i neopatentati possono guidare. Attualmente, per il primo anno dal rilascio della patente B, non è consentita la guida di vetture con una potenza specifica superiore a 55 kW/t e una potenza massima di 70 kW. Per le auto elettriche e ibride plug-in, la soglia è leggermente più alta, fissata a 65 kW/t.
Tuttavia, con l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, queste restrizioni subiranno un importante aggiornamento. Durante i primi tre anni dalla consegna della patente – e non più solo nel primo – sarà vietato guidare veicoli con una potenza specifica superiore a 75 kW/t (anziché 55) e con una potenza massima che non superi i 105 kW (invece dei precedenti 70).
Nonostante le nuove restrizioni sulla carta sembrino più severe, esistono delle eccezioni significative. Le limitazioni di potenza non si applicano se accanto al neopatentato c’è un “istruttore” di età inferiore ai 65 anni con almeno dieci anni di esperienza o titolare di una patente di categoria superiore. Inoltre, tali restrizioni decadono anche se l’auto è utilizzata per il trasporto di persone invalide autorizzate.
Contrariamente a quanto riportato da alcune fonti poco affidabili online, la sanzione amministrativa per chi viola queste disposizioni rimane fissata a 165 euro – e non aumenta drasticamente come suggerito da alcune fake news. L’infrazione comporterà anche la sospensione della patente da due a otto mesi.
Un aspetto complicato riguarderà l’identificazione delle auto troppo potenti: sarà fondamentale consultare attentamente la carta di circolazione o utilizzare il portale dell’Automobilista del ministero delle Infrastrutture per verifiche accurate.
Un ultimo punto cruciale riguarda gli incidenti stradali causati alla guida di un veicolo troppo potente: sebbene la compagnia assicurativa provvederà al risarcimento del danneggiato come previsto dalla legge italiana sulle assicurazioni obbligatorie dei veicoli motorizzati (RC Auto), essa avrà poi il diritto di rivalersi sul proprietario del mezzo richiedendo l’intero rimborso dei costi sostenuti.
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