In arrivo in Italia tantissimi soldi, il settore dell’automobile del nostro Paese può cambiare faccia nei prossimi anni.
Non è un buon momento per l’Italia dell’automobilismo. Il settore dell’automotive non sta di certo passando momenti indimenticabili per quanto riguarda lo sviluppo delle quattro ruote del futuro.
Basti pensare al botta e risposta fra il governo e Stellantis per certificare questa visione tutt’altro che indimenticabile del nostro Paese in ambito automobilistico.
Forse, però, qualcosa potrebbe agilmente cambiare. Miliardi di euro di investimento in arrivo in Italia potrebbero presto migliorare un’economia motoristica che fatica ad imporsi come faceva invece in maniera eccellente in passato. Detto questo, vediamo cosa può accadere nei prossimi anni e perché dovrebbe interessarci in maniera davvero notevole da cittadini prima e da automobilisti poi.
Che investimento per il futuro: ecco di cosa si tratta
A quanto pare, in ottica futura qualcosa si sta sbloccando per l’Italia. Ci riferiamo ad un investimento importantissimo che andrà a tccare Termoli; sono in arrivo soldi provenienti da un finanziamento bancario per la gigafactory di Termoli che dovrebbe costruire le batterie per auto elettriche di Stellantis. Almeno a breve termine, questo dovrebbe avvenire. Dopo gli ultimi giorni di botta e risposta fra governo e il famoso Gruppo, finalmente una grande svolta. ACC (Automotive Cells Company), joint venture creata da Stellantis, TotalEnergies e Mercedes Benz per la produzione di batterie per le auto elettriche, è vicina a ottenere un finanziamento dalle banche di ben 4,4 miliardi di euro.
Ciò darà conseguentemente il via a una serie di progetti di gigafactory europee. A riportarlo, ci ha pensato l’agenzia di stampa Bloomberg. Quest’ultima parla proprio di trattative con le banche e prevede l’annuncio di un accordo nei prossimi giorni. Verrà utilizzato il denaro per una fabbrica in Francia, per quelle in Germania e infine in Italia. Gli impianti di cui vi stiamo parlando sono fondamentali per gli sforzi dell’Europa volti a creare una catena di fornitura locale di mezzi a zero impatto ambientale che devono contrastare il dominio dei rivali asiatici (Cina su tutti).
Per quanto riguarda l’impianto di Termoli, ciò che sappiamo è che dovrebbe essere produttivo nel 2026. Parliamo di un sito produttivo che attualmente occupa circa 20 persone, il che significa che sta vivendo una situazione di periodico stallo economico-realizzativo. In ogni caso, all’orizzonte si prevede una grande evoluzione delle cose. Almeno questo è ciò che ci si augura accada, specialmente per rendere l’Italia sempre più protagonista dell’automotive mondiale.