I semafori sono parte integrante della vita di tutti i giorni, ma solo in pochi sanno la reale motivazione per la scelta del colore.
Sono diversi gli aspetti della quotidianità per il quale non ci si pone più la domanda del “ma perché è stata fatta quella decisione?”. Uno di questi è indubbiamente legato ai semafori, con questi che presentano la classica tripla colorazione con il rosso, il giallo e il verde, ma perché tutto ciò?
Se per il rosso e per il verde è semplice capire il loro funzionamento, ovvero stop e via, per il giallo si fa sempre molta confusione. Per la maggior parte degli automobilisti italiani si tratta di un’esortazione a sbrigarsi perché sta per diventare rosso il semaforo e vi è poco tempo per poter passare.
Nulla di più sbagliato, infatti quando il semaforo è giallo significa che ci si deve fermare. Il fatto che non si sia in divieto in questi casi è per permettere a chi si trova a ridosso del semaforo di non effettuare una frenata troppo brusca, con questa azione che rischierebbe di creare un incidente.
Si tratta di una manovra altamente sbagliata quella di accelerare a diversi metri dal semaforo giallo per poter passare, con il pensiero che è “tanto dall’altra parte sono fermi con il rosso”. Non è però solo questo uno dei problemi che colgono alla sprovvista molte persone una volta arrivati agli incroci, ma in Italia e nella maggior parte d’Europa, si è scelta la colorazione rosso, giallo e verde, ma non è così in tutto il mondo.
Come nasce la colorazione del semaforo: svelato il mistero
La prima volta che un semaforo apparve in una strada fu addirittura nel 1914, in quel di Cleveland, con la scelta che ricadde solo sui colori rosso e verde, per significare lo stop e la partenza. Solo nel 1923 nacque il classico semaforo a tre tempi, grazie all’invenzione di Garret Morgan.
La scelta dei colori non fu per nulla casuale e non si è trattata di una semplice convenzione, ma di uno studio alla base. Il rosso è un colore molto acceso e forte e che richiama il sangue. Per questo motivo chiunque dovesse imbattersi in una colorazione del genere sarebbe fin da subito predisposto a fermarsi.
Per il verde invece si è attuata una scelta del tutto diversa, ovvero serviva un colore che potesse essere distensivo e dunque una volta imbattutosi su di esso, risultasse chiara la possibilità di muoversi senza problemi. Infine serviva un colore che potesse rappresentare una via di mezzo tra i due, ma che soprattutto fosse riconoscibile per non creare confusione.
Il giallo infatti è nato solo con l’intento di creare un netto stacco visivo sia per il rosso che per il verde. Questa componente varia molto da Paese a Paese, tanto è vero che in molte nazioni d’Europa, il colore giallo lo si potrà vedere apparire anche assieme al rosso, per avvisare gli automobilisti che sta per scattare il verde. Convenzioni che variano tra le nazioni, ma che sono determinanti per portare ordine e serenità in strada.