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Paulo Dybala, la vera ragione per cui è rimasto a Roma: tutte le sue “fiamme” sono italiane

Il no di Dybala al calcio arabo è stata la notizia bomba del calciomercato estivo italiano. Scopriamo i veri motivi del rifiuto.

Paulo Dybala ha deciso di rimanere in serie A e alla sua amata Roma. Il bomber argentino, dopo l’esperienza alla Juventus, ha proseguito nella squadra capitolina. Per ragioni di carattere sentimentale ha scelto di non trasferirsi in Arabia Saudita, sebbene avesse sul piatto una offerta sensazionale.

Dybala rifiuta il trasferimento
La scelta di Paulo Dybala (Ansa) Flopgear.it

Dietro a questa decisione c’è anche lo zampino di sua moglie Oriana che ha avuto un ruolo decisivo. Il cambio vita non convinceva affatto la consorte che ha spinto Paulo a desistere. Il fantasista argentino è ancora piuttosto giovane e gode di una posizione economica da favola. In Italia ha vinto cinque campionati italiani (dal 2016 al 2020), quattro Coppe Italia (dal 2016 al 2018 e nel 2021) e tre Supercoppe italiane (2015, 2018 e 2020) con la maglia della Juventus.

Con la Roma potrà togliersi altre soddisfazioni in futuro. La mamma della Joya, non contenta di vedere il figlio fuori dal calcio europeo, ha propiziato la decisione. Sin dai tempi dell’Instituto Atletico Central il classe 1993 si fece notare per un talento cristallino. Ai tempi il giocatore argentino non poteva consentirsi delle supercar. La sua prima macchina fu una Seat Leon, venduta da un suo ex compagno di squadra.

Il parco auto di Dybala

Oltre al calcio, la più grande passione dell’argentino sono le auto. Alla Juventus il numero 10 si è arricchito e ha avuto sponsor importanti. Grazie all’accordo commerciale tra la squadra bianconera e la Jeep ha avuto in dote una Grand Cherokee. Il calciatore adora le auto italiane. Ha confessato di avere un debole per le Maserati e le Lamborghini. Auto che richiedono anche grandi skill per non incorrere in incidenti clamorosi. Molti vip si sono salvati per miracolo.

Il parco auto di Dybala
La Lamborghini di Dybala – Flopgear.it

Il suo gioiello corrisponde al nome di Aventador S. Ai tempi del Palermo, sua prima esperienza in Serie A, non poteva permettersi il lusso di guidare certi bolidi. L’argentino aveva una FIAT 500. Poi la sua collezione è aumentata a dismisura, sempre nel segno del Made In Italy. Sotto il cofano della Aventador S c’è un magnifico V12 da 6.5 litri da 730 CV e 690 Nm di coppia massima, scaricati a terra attraverso la trazione integrale e un cambio automatico a singola frizione a 7 marce. Da 0 a 100 km/h la vettura emiliana impiega appena 2,9 secondi.

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