Patente sospesa e maxi stangata: cambia tutto ora in Italia, massima attenzione

E’ stato approvato alla Camera e ora attende il via libera al Senato.  La riforma del Codice della Strada, voluta fortemente dal ministro Salvini, prevede numerose novità. Criticato quando ancora non era stato messo nero su bianco, il nuovo regolamento conta, tra gli altri, provvedimenti maggiore severità per la guida sotto effetto di alcol o droghe, ma anche al telefonino. E’ stato introdotto il tanto vociferato obbligo di targa e assicurazione per i monopattini. Non è invece stata accolta la richiesta di allineare il limite di velocità nei centri urbani ai 30 km/h.

In generale la tendenza della rinnovata normativa è stata quella di inasprire le pene. Qui di seguito vedremo, in particolare, tutte le occasioni in cui è prevista la sospensione della patente di guida.

Il nuovo articolo 128 del CdS stabilisce una serie infrazioni per cui è previsto tale provvedimento per un periodo da 7 a 15 giorni ed è indirizzato a chi possiede meno di 20 punti sulla licenza. Il periodo di sospensione più basso è previsto per chi possiede tra i 10 e i 19 punti sulla patente, mentre lo stop è di due settimane se se ne dispone meno di dieci. Qualora l’infrazione abbia avuto come conseguenza un incidente, il periodo viene raddoppiato.

Se poi nonostante le sanzioni si continua a circolare, le sanzioni andranno dai 2.046 euro a 8.186 euro. A quel punto si passerà alla revoca della licenza e al fermo amministrativo del veicolo. 

Attenzione a come si guida. Lo sbaglio che ti fa dire addio alla patente

Ma quali sono le infrazioni che portano alla cosiddetta sospensione breve? Cominciamo col dire che sono 23 e comprendono tra le varie fattispecie il divieto di sorpasso, l’ingresso in senso vietato, la mancata precedenza, il passaggio con semaforo rosso, il mancato rispetto dell’alt imposto da un agente del traffico o delle regole relative ai passaggi a livello, il sorpasso sulla destra.

Punito in questa maniera pure il mancato rispetto della distanza di sicurezza tra i mezzi, se questa condotta ha avuto come esito un sinistro grave e con danni per altri avventori. Quindi ancora in caso di inversione di marcia in zone vietate, di mancato o errato uso del casco sul motoveicoli e ciclomotori o dei dispositivi di ritenuta o anti-abbandono in auto, di retromarcia in autostrada o su strade extra-urbane principali, piuttosto che in corsia d’emergenza.

Infine si corre il pericolo se non si rispetta la norma sulla corsia di accelerazione o non si dà la precedenza su strade a veloce scorrimento e se si è distratti al volante maneggiando strumenti tecnologici. In questo l’ambito di punibilità non è più limitato solo agli smartphone ma anche ad altri dispositivi mobili.

Tra le novità introdotte spiccano quelle relative al posizionamento degli autovelox, la cui presenza diventerà meno capillare con i nuovi limiti imposti.