Una disattenzione, anche banale, può costarvi il ritiro della patente. Stavolta non si tratta di un’infrazione alla guida
Non si è ancora concluso l’iter di approvazione del nuovo Codice della Strada, un provvedimento fortemente voluto dal Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Il testo, dopo l’approvazione alla Camera avvenuta lo scorso 27 marzo, è ora passato al Senato per il via libera definitivo.
Tempistiche certe non ce ne sono. Tuttavia, sappiamo già alcune delle principali novità contenute nella normativa. Tra queste, spicca quella sospensione breve della Patente di guida che può scattare per una serie di fattispecie come la guida contromano, il passaggio con il semaforo rosso, l’infrazione del divieto di sorpasso, mancato uso di cinture di sicurezze o lenti alla guida.
Sospensione che non sarà per tutti, in quanto andrà a colpire coloro che hanno tra 10 e 19 punti sulla patente (con stop di almeno 7 giorni) e chi ne ha meno di 10, in questo con 15 giorni.
Se questa è la novità principale contenuta nel nuovo CDS, restano immutate le condizioni che prevedono il ritiro della patente che può verificarsi con il superamento dei limiti di velocità, un tasso alcolemico superiore al limite consentito, l’uso del cellulare alla guida, la responsabilità in incidenti e la guida con la licenza scaduta.
Ritiro patente, il caso che molti ignorano: basta una disattenzione
C’è un ulteriore caso in cui la Patente di guida può essere ritirata. Quest’ultimo non è contemplato da una norma del Codice della Strada ma scaturisce da una circolare del Ministero dell’Interno, ancora in vigore, ovvero la numero 98/1999.
Questa consente alle forze dell’ordine, adibite ai controlli, di procedere al ritiro della licenza di guida se il documento è illeggibile o deteriorato. “L’organo che esercita la vigilanza sul possesso del titolo abitativo – si legge nella circolare ripresa da sicurauto.it – può procedere al ritiro del documento, anche al di fuori di una specifica normativa, ove lo stesso, per effetto di deterioramento, non possa più assolvere alle funzioni di certificazione del titolare dell’autorizzazione.”
Dunque, in caso di un documento illeggibile nei dati riportati (informazioni anagrafiche, tipologia della patente, data di scadenza) o con foto deteriorata, gli agenti di polizia possono procedere al ritiro dello stesso, senza tuttavia comminare una multa o un’altra sanzione all’automobilista.
Dopo aver eseguito il ritiro della patente, saranno le stesse forze dell’ordine a trasmettere l’atto alla motorizzazione civile di competenza. Si avvia così l’iter per l’ottenimento di un duplicato che sarà totalmente a carico dell’automobilista. Ovviamente, se ci si accorge che la nostra patente si sta rovinando, si può procedere autonomamente alla richiesta di un duplicato, in modo da prevenire un eventuale ritiro durante un controllo.