Prendere la patente in Italia non è il problema: quello è tenerla, specie dopo una certa età…
La patente di guida in Italia è un documento fondamentale per chiunque desideri una maggiore autonomia conducendo un veicolo, che si tratti di auto, moto o altri mezzi a motore. Ottenerla richiede il superamento di una serie di esami, sia teorici che pratici, e rappresenta un rito di passaggio per molti giovani al compimento dei 18 anni. Tuttavia, con l’età, le regole per il rinnovo della patente cambiano, richiedendo maggiore attenzione da parte del detentore del suddetto documento per garantire la sicurezza sulla strada.
Quando un maggiorenne decide di conseguire la patente, deve iscriversi ad una scuola guida e frequentare corsi specifici: in alternativa, può studiare “da privatista” e presentarsi in motorizzazione. Questi corsi sono essenziali per acquisire le conoscenze necessarie in materia di Codice della Strada e per prepararsi all’esame di teoria. Superato questo step, il candidato dovrà affrontare la prova pratica, dimostrando di saper manovrare il veicolo in condizioni reali di traffico.
Rinnovo della patente: cosa cambia con l’età
La patente B, la più comune, ha una validità di 10 anni fino al compimento dei 50 anni d’età. Dopo questa soglia, le cose iniziano a cambiare. Infatti, tra i 50 e i 70 anni, il rinnovo deve essere effettuato ogni cinque anni. Ciò implica che una persona che rinnova la patente a 51 anni dovrà farlo nuovamente a 56, e così via. La frequenza dei controlli diventa ancora più stringente con l’avanzare dell’età: tra i 70 e i 80 anni, il rinnovo è richiesto ogni tre anni, mentre oltre gli 80, i controlli si fanno ancora più serrati, con un rinnovo ogni due anni.
Queste normative non sono pensate per “discriminare” i conducenti più anziani, ma piuttosto per garantire che chi è alla guida sia in condizioni fisiche e mentali adeguate per affrontare le sfide della strada. Con l’età, possono insorgere problemi di salute che influiscono sulla capacità di guidare in sicurezza, come la perdita dell’udito o della vista.
Questi sensi sono cruciali per la consapevolezza ambientale di un conducente; basti pensare all’importanza di percepire il suono di un’ambulanza in avvicinamento o di distinguere correttamente i colori di un semaforo.
Procedura per il rinnovo della patente
Per rinnovare la patente, l’automobilista deve recarsi presso un’autoscuola o un ufficio della Motorizzazione e sottoporsi a una visita medica. Questa visita è generalmente focalizzata sulla verifica dell’acuità visiva, ma può includere anche altri test per valutare le condizioni generali di salute del conducente. Se il medico certifica l’idoneità alla guida, viene rilasciato un nuovo documento di patente, solitamente inviato all’indirizzo di residenza dell’interessato in pochi giorni.
Per chi si trova a dover rinnovare la patente, è consigliabile iniziare la procedura con un certo anticipo rispetto alla scadenza, per evitare sanzioni amministrative. Guidare con una patente scaduta, infatti, è punito con multe che possono variare da 155 a 624 euro, secondo l’articolo 126 del Codice della Strada.