La preoccupazione per i parcheggi in Italia si fa sempre più allarmante. La stangata per alcuni soggetti è nell’aria
Non si fermano gli attacchi mediatici verso una categoria automobilistica ben precisa e, ora, anche le istituzioni stanno intervenendo in merito alla questione. Quello dei parcheggi, poi, è un tema aperto sin da quando hanno iniziato a divenire a pagamento, specie nelle zone più centrali delle città. In tal caso, le amministrazioni locali riescono a guadagnare dai cittadini diverse migliaia di euro, le quali vanno a rimpinguare quelle casse comunali oggetto di molti interessi da parte dei politici e dei cittadini.
Ora che, però, la stangata ancor più pesante sta aleggiando intorno alle strisce blu, i commenti si fanno più accesi che mai sul tema e stanno attirando sempre di più l’attenzione da parte dei soggetti presi in causa. L’Italia, a livello europeo, comunque se la cava molto bene in termini di risparmio, dato che siamo il secondo Paese, dopo il Portogallo, in cui la sosta è più vantaggiosa (autoaziendalimagazine.it).
Fra le città più costose dello Stivale, però, ci sono le metropoli, in cui spicca su tutte quella di Milano. Infatti, il costo medio per un parcheggio a pagamento nel capoluogo lombardo si aggira intorno agli 8,50 euro per ogni due ore di sosta (gazzetta.it). La città che segue Milano è Firenze, con un costo medio per ogni 120 minuti di sosta pari a 8,28 euro. Ora, però, i prezzi possono salire ulteriormente, specie per una categoria specifica del settore automobilistico, proprio come sta avvenendo in Francia.
Rincari parcheggi, il referendum è nell’aria
Ad aprire il dibattito sui parcheggi e più in generale sul tema della circolazione stradale sono, da sempre, tutte quelle persone che appoggiano l’ideologia dell’ecologismo. A intervenire in maniera netta, però, sono stati soprattutto i deputati del gruppo dei Verdi francese, i quali sono riusciti a indire un referendum che ha avuto, però, una bassissima affluenza.
In particolare, a votare sono stati il 5,5% dei cittadini, di cui il 54,6% ha votato sì all’aumento delle tariffe per i Suv in città. A dare il via in maniera massiccia a questa nuova normativa sarà la città di Parigi, dato che gli aumenti sono stati ufficializzati recentemente, ma anche in Italia ciò potrebbe avvenire da un momento all’altro.
La città che potrebbe attuare misure simili, infatti, è quella di Milano, visto che i capogruppo dei Verdi di Palazzo Marino, ossia Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini, stanno lavorando proprio su tale tipo di proposta. Questa idea potrebbe approdare a breve nell’aula in cui si svolge il consiglio comunale sotto forma di ordine del giorno.
Secondo l’IEA, le emissioni di anidride carbonica del 2022 sono aumentate di ben 70 punti percentuali per quanto riguarda la categoria dei Suv, quindi l’allarme disastro ecologico è nell’aria. La forte pressione che incute il tema cambiamenti climatici e le stragi da catastrofi meteorologiche che sta causando costringono le istituzioni a intervenire repentinamente. Insomma, non proprio un’idea scellerata che, però, non tutti stanno accogliendo con gioia.