
Il recente decreto del Ministero dei Trasporti riguardante gli autovelox è stato sospeso, come comunicato venerdì 21 marzo 2025. Questa decisione è stata presa su indicazione del Ministro Matteo Salvini, per consentire ulteriori approfondimenti sul tema. Il provvedimento inizialmente prevedeva che gli autovelox approvati a partire dal 2017 avessero un’omologazione automatica, senza necessità di ulteriori procedure burocratiche. Al contrario, gli apparecchi più datati avrebbero dovuto essere disattivati fino al completamento del processo di omologazione.
Le conseguenze della sospensione del decreto sugli autovelox
L’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps) ha espresso preoccupazione riguardo alle possibili ripercussioni della sospensione. Secondo lAsaps, se il decreto fosse stato attuato, si sarebbe assistito alla disattivazione di un numero significativo di dispositivi di controllo della velocità, inclusi i modelli Tutor 1.0 e 2.0. Questa situazione si sarebbe manifestata proprio nel periodo estivo, quando il traffico aumenta notevolmente a causa dell’esodo estivo.
La decisione di sospendere il decreto ha sollevato un acceso dibattito tra le associazioni dei consumatori. Secondo quanto riportato dall’ANSA, il Codacons ha lanciato un allerta, affermando che gli enti locali continueranno a utilizzare apparecchi non omologati. Questo comporterebbe un aumento dei ricorsi da parte degli automobilisti multati, che potrebbero impugnare le sanzioni emesse dagli autovelox.
In risposta a questa situazione, l’associazione Assoutenti ha avanzato proposte per facilitare una conciliazione tra i Comuni e i cittadini. L’obiettivo è coinvolgere le associazioni di consumatori per prevenire il deterioramento della situazione e per evitare che si crei un nuovo caos sanzionatorio. La questione degli autovelox e della loro omologazione rimane quindi al centro di un acceso dibattito, con implicazioni significative per la sicurezza stradale e la gestione del traffico nel nostro Paese.