Michael Schumacher lotta per la vita da oltre un decennio, ma lo sciacallaggio non si ferma. Ecco cosa è successo.
Sono trascorsi oltre 10 anni e mezzo da quel terribile 29 di dicembre del 2013, la giornata che cambiò la vita di Michael Schumacher e della sua famiglia. Durante la vacanze natalizie sulle nevi di Meribel, il sette volte campione del mondo di F1 scivolò mentre sciava, sbattendo la testa contro delle rocce, coperte dalla neve. Fu così sottoposto a vari interventi chirurgici, restando in coma sino all’estate successiva.
Le ultime notizie ufficiali sul suo stato di salute risalgono al giugno del 2014, quando fu comunicata la sua uscita dal coma, rendendo noto che avrebbe proseguito la propria riabilitazione presso la sua residenza. Da quel momento in poi, su Schumacher è sceso il silenzio più assoluto, ma troppo spesso, sentiamo parlare di atti di sciacallaggio ai suoi danni, famiglia compresa. L’ultima notizia rappresenta uno degli episodi più tristi di questo lungo periodo.
Lo scorso 24 di giugno, sul “Der Spiegel” era stata resa nota la notizia di un vero e proprio ricatto ai danni della famiglia di Michael Schumacher, attuato da due uomini, padre e figlio in base a quanto emerso. I due avrebbero richiesto una cifra milionaria per evitare la pubblicazione di un file che andava contro gli interessi della famiglia, un ricatto vero e proprio, che ovviamente ha agiato e non poco le acque all’interno della casa del sette volte iridato.
La moglie Corinna Betsch si è così rivolta alle forze dell’ordine, che sono intervenute arrestando i due uomini a Wuppertal, città situata nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia. La questione sembrava chiusa con l’arresto dei colpevoli, ma proprio nelle ultime ore, è arrivata la notizia di un terzo fermo, che riguarda un complice dei due malviventi, un vero e proprio tradimento ai danni del pilota tedesco.
Infatti, si è scoperto che il terzo colpevole è un ex addetto alla sicurezza di Schumacher, che avrebbe lavorato di nascosto per procurare alcuni file utili al ricatto, ed anche in questo caso, l’arresto è avvenuto per conto della Procura di Wuppertal. Si tratta di un 52enne di Wulfrath, nel Nord-Reno Vestfalia, e la speranza è che la verità su quanto stesse accadendo possa ora venire a galla. Una vicenda di questo tipo non può che mettere i brividi ai tifosi, che continuano, nel frattempo, a sperare nel miracolo.
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