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Obbligo di rottamazione per queste Auto: i dettagli, quali sarebbero a rischio

La proposta di un obbligo di rottamazione dei veicoli da parte dell’UE fa tremare i proprietari di questi mezzi: ecco quali sarebbero a rischio

Già da qualche mese circola sul web la notizia secondo cui l’Unione Europea vorrebbe obbligare alla rottamazione tutti i possessori di veicoli, a due o quattro ruote, che hanno sulle spalle più di 15 anni. Posta in questi termini si tratta di una notizia difficile da credere, una di quelle fake news che ormai da tempo popolano il web e che causano allarmismi inutili.

Obbligo rottamazione Auto proposta UE
Arriva una nuova proposta per la rottamazione delle Auto (Ansa) – Flopgear.it

In effetti in parte è così, visto che non c’è alcun obbligo di rottamazione dei veicoli con età superiori ai 15 anni, tuttavia è stata effettivamente avanzata una proposta in tal senso alla Commissione Europea lo scorso luglio, ma era riferita solo ed esclusivamente ai mezzi non più funzionanti.

Ecco qui che si è creato il malinteso, poiché cosa significa “mezzi non più funzionanti”? Chiaramente se un’auto o una moto avessero un guasto, in quel momento sarebbero non più funzionanti, dunque avrebbero bisogno dell’intervento di un meccanico per tornare a funzionare. Ciò significa che secondo la proposta di cui stiamo parlando se il mio mezzo con più di 15 anni ha un guasto sarei obbligato a farlo rottamare invece che farlo aggiustare?

Obbligo di rottamazione per le auto e le moto con più di 15 anni di vita?

La proposta ha effettivamente sollevato un polverone di critiche e proteste, visto che la formulazione è abbastanza nebulosa e sembra suggerire che i cittadino europeo non possa decidere autonomamente se far riparare l’auto oppure farla rottamare. In seguito alle perplessità emerse, l’agenzia Agi ha contattato Bruxelles per ottenere dei chiarimenti su una direttiva che in questa forma sarebbe decisamente iniqua per i meno abbienti.

Un portavoce dell’UE ha spiegato meglio la proposta “End of Life Vehicles”: “Non c’è nulla in questo regolamento che impedisca ai proprietari di automobili in qualsiasi tipo di stato di tentare di ripararle o farle riparare“. Insomma chiunque possieda un veicolo, qualunque sia il suo stato manterrebbe il diritto di farlo riparare finché lo ritiene opportuno o non può permettersene un altro.

L’obbligo di controllo e di conseguente rottamazione, dunque, scatterebbe solo in caso di vendita del mezzo: “Ci sono delle norme in questo regolamento che consentirebbero alle autorità di accertare se un’auto è effettivamente un’auto o se, in realtà, non è più un’auto, ma piuttosto un pezzo di rottame che deve essere trattato in linea con le norme sui rifiuti”.

Lo stesso portavoce di Bruxelles ha poi spiegato all’agenzia di stampa che ci sono 13 criteri di valutazione da considerare prima di prendere la decisione di obbligare alla rottamazione del veicolo. In base all’esito delle valutazione, qualora i danni in questione venissero ritenuti irreparabili o tecnicamente non riparabili.

Obbligo rottamazione Auto proposta UE
La proposta della UE sulla rottamazione delle Auto (Ansa) – Flopgear.it

Il problema è che tra i danni non riparabili ci sono anche la perdita di liquidi da parte di uno dei componenti del motore, freni o sterzo troppo usurati e altre problematiche che in realtà potrebbero essere riparate facendo ricorso al lavoro di un meccanico. La prospettiva che il proprietario fosse costretto a portare il mezzo con simili danni allo sfascio ha giustamente fatto indignare moltissime persone.

Tra gli indignati anche alcuni euro-parlamentari che definiscono questa proposta frutto del “Eco follia” dilagante di questo periodo. In una lettera aperta al Parlamento, l’eurodeputata Isabella Tovaglieri ha contestato in questo modo la proposta: “ Sarà un elenco di criteri stabiliti da Bruxelles a dire se un’auto può continuare a circolare o se invece deve essere avviata alla demolizione“.

E ancora si legge: “In un futuro non troppo lontano, potrebbe dunque capitare di ricevere una lettera del registro automobilistico che ci comunica che il nostro veicolo è diventato un rifiuto da smaltire con effetto immediato perché il costo di riparazione supera il valore di mercato, o perché la vettura ha saltato per due anni il controllo tecnico nazionale, o ancora perché il motore o il cambio devono essere sostituiti, o perché i freni e i componenti dello sterzo sono troppo usurati”.

In seguito alle giuste e veementi polemiche, l’UE ha fatto marcia indietro, invitando i firmatari della proposta a fare un passo indietro di conseguenza. In seguito è stato spiegato che l’idea della proposta era quello di spingere i produttori di veicoli ad utilizzare pezzi riciclati da veicoli dismessi, così da favorire l’economia circolare e contribuire a ridurre lo spreco di materie prime.

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