Il risultato dei quiz per la patente auto in mano ai guidatori “esperti” sarebbe un vero disastro, non guiderebbe più nessuno!
Avete mai ragionato sul fatto che il codice della strada cambia ma la vostra patente, una volta conquistata, non ve la toglie più nessuno? Diciamo che bisogna essere precisi: la patente a punti prevede la perdita della propria patente di guida, quindi non è del tutto vero. Ma il discorso su cui volevamo porre l’attenzione è più che altro rivolto al grado di preparazione dei guidatori che la patente l’hanno già conseguita tempo a dietro e che nessuno ne considererà mai più la loro preparazione teorica.
Infatti, il focus su cui ci incentreremo in questo articolo è dedicato in maniera specifica al grado di (im)preparazione degli automobilisti italiani che già risultano in possesso della patente B di guida. Ebbene, la lacuna più grande sta nel fatto che tra quanto studiato ai tempi dell’esame teorico e i tempi attuali si sono susseguiti talmente tanti aggiornamenti al codice della strada, che nessun automobilista, nemmeno il più puntiglioso e ligio, è stato in grado di aggiornare la propria preparazione teorica stando al passo con le modifiche.
Quiz patente, la strage degli impreparati
Non esiste nessun obbligo nei confronti degli automobilisti ad aggiornarsi per quanto riguarda le continue modifiche apportate da ogni governo che si sussegua al codice della strada. Vi è l’obbligo generico di essere a conoscenza della legge vigente, della serie ignorantia legis non excusat. Principio generale per la quale spetta al cittadino conoscere la normativa più recente visto che la legge non ammette ignoranza. Ma di aggiornamenti obbligatori per i guidatori, per il momento, nessuna traccia.
Eppure sarebbe cosa saggia, caso mai al rinnovo decennale della patente, non solo presentare il solito certificato medico, bensì sostenere un mini – esame teorico per obbligare gli automobilisti ad aggiornarsi periodicamente relativamente alle novità costanti che travolgono il martoriato codice della strada. Secondo un test effettuato da AutoScout24, Egaf edizioni, insieme alle maggiori associazioni di autoscuole italiane Confarca e Unasca, solo il 22,3% degli italiani oggi sarebbe in grado di superare l’esame teorico a pieno titolo.
Meno di 1 automobilista su 4 non conosce le regole vigenti del codice della strada. Un risultato disastroso, insomma. La necessità di organizzare corsi di aggiornamento è palese, ma anche la riduzione delle continue modifiche al regolamento stradale è necessario per evitare di complicare la vita agli automobilisti storditi dai repentini cambiamenti. Attualmente l’esame teorico della patente si compone di 30 domande con risposta “vero o falso” da risolvere in 20 minuti e con 3 errori possibili.