Cambia tutto per quanto riguarda la patente, adesso è obbligatorio: si rischia una pesante stangata.
Le regole del Codice della Strada sono da sempre al centro del dibattito dell’opinione pubblica. Con l’aumento delle regole per quanto riguarda la sicurezza stradale (e le tecnologie sempre più avanzate) i cambiamenti e i tentativi di rinnovare le norme sono all’ordine del giorno. Anche un “pilastro” delle normative stradali come la patente, che ogni automobilista è obbligato a possedere ed avere con sé per potere circolare nelle nostre strade, non è esente da proposte e ribaltoni.
Il punto centrale della discussione ormai da qualche tempo è la differenza di automobili disponibili sul mercato. Le aziende offrono modelli di dimensioni, e soprattutto di potenza, velocità e prestazioni, totalmente diverse. Per esempio guidare una supercar, eccellenza assoluta se si parla del potenziale dell’auto, e gestire i cavalli di un simile bolide è certamente più complicato, e necessità di maggiore esperienza di mettersi al volante di una semplice citycar.
Tanto più il modello è veloce, pesante, “ingombrante”, tanto più in linea di massima sono poi i rischi di conseguenze serie in caso di incidente. Ecco perché da tempo si discute sul rivedere il sistema della patente per “limitare” la guida di questo tipo di mezzi con requisiti più rigidi e maggiori certificazioni.
Una patente per le Supercar
Nel South Australia questa corrente di pensiero è già diventata norma: chi vorrà guidare una auto ad alte prestazioni dovrà possedere l’apposita licenza, la U-License. Per ottenere la patente speciale e guidare gli Ultra-High Performance Vehicles (Uhpv), come per esempio le supercar, sarà necessario avere compiuto 20 anni. E’ previsto, per il rilascio del documento, un corso online con test finale, mentre non ci saranno prove pratiche. Chi verrà pizzicato al volante di un mezzo dal peso inferiore alle 4,5 tonnellate e potenza superiore a 375 CV per 1000 Kg senza licenza dovrà pagare una salatissima multa di 1.600 euro e se recidivo rischia sino ad un anno di reclusione.
Da tempo si discute di un simile provvedimento anche all’interno dell’Unione Europea, chissà se la mossa dello stato australiano finirà col diventare un modello anche per le nostre istituzioni, quel che è certo è che, visto i potenziali sempre maggiori delle automobili, anche un caposaldo come la patente può diventare obsoleto e avere bisogno di adattarsi alle nuove esigenze di sicurezza della mobilità odierna.