Nuova Fiat Panda a prezzi ancora più bassi: adesso è veramente imbattibile

La FIAT Panda è ormai da anni a tutti gli effetti l’auto più amata degli italiani, il modello più venduto nel nostro paese. Non è difficile capire perché: sin dal 1980, anno del suo arrivo sul mercato, il modello di casa FIAT non ha mai perso la sua identità. La Panda è stata pensata sin da subito pensata come un modello semplice, essenziale, e soprattutto super economico e accessibile a tutti. Nonostante le tante versioni in cui è stata presentata nel corso del tempo, la Panda non ha mai mancato di tenere fede a questi criteri.

Il 2024 per il modello di casa FIAT è sicuramente un anno importante. FIAT ha lanciato la nuova versione SUV, davvero attesissima. Ma il marchio, visto il successo della versione utilitaria che ormai da anni continua a guidare le classifica di vendita del nostro paese, ha deciso di raddoppiare e puntare su entrambi i modelli. La riprova è anche nelle super promozioni che continuano a vedere protagonista la Panda. Gli appassionati, intanto, possono gioire e acquistare il loro modello dei sogni ad un prezzo ancora più basso rispetto al solito.

FIAT Panda, il prezzo scende ancora

In entrambi le versioni la FIAT Panda si pone come uno dei modelli più economici sul mercato. Il prezzo però sta per scendere ancora. A breve infatti dovrebbero sbloccarsi gli incentivi statali che anche quest’anno sono stati confermati dal governo. I bonus, destinati ai modelli elettrici e ibridi, hanno l’obbiettivo di incentivare i cittadini all’acquisto di modelli a zero emissioni, aiutando l’ambiente, aiutando l’industria, e rinnovando un parco auto che al momento è tra i più vecchi d’Europa.

Con questi sostegni statali, il prezzo della Panda potrebbe addirittura arrivare a scendere sino a 7.000 euro. Un prezzo davvero imbattibile e assolutamente competitivo in base a quella che è la media della concorrenza. Gli incentivi potrebbero essere un prezioso alleato per consolidare la leadership del modello di casa FIAT nel nostro paese e respingere la concorrenza che arriva non solo dalla Cina (che negli ultimi anni ha visto schizzare le quotazioni delle proprie aziende ed ha scalato la classifica dei maggiori paesi produttori) ma anche dalle altre aziende europee, sia per quanto riguarda il segmento dei SUV (basti pensare a Dacia) che quello delle utilitarie, come per esempio la Renault Twingo.