Negli anni 90 tutti avevano in macchina questi gadget: te ne ricordi qualcuno?

Tutti avevano in macchina questi gadget negli anni novanta, tu avevi uno di questi? Alcuni erano davvero diffusissimi.

Negli anni ’90, il mondo dell’automobile era caratterizzato da un mix di creatività e innovazione. I veicoli, pur essendo più semplici rispetto a quelli odierni, erano arricchiti da gadget che rappresentavano il massimo della moda automobilistica del tempo.

Auto anni '90 gadget che avevano tutti
Anni ’90, questi gadget li avevano tutti (www.flopgear.it)

Questi accessori, oggi considerati nostalgici, hanno segnato un’epoca e riflettono il desiderio di personalizzazione degli automobilisti. Scopriamo insieme alcuni dei gadget più iconici che hanno accompagnato le avventure su strada di molti.

Diffusissimi negli anni ’90: chiunque li aveva in auto

I tappetini o coprisedili, costituiti da perline di legno (che sono ancora in vendita) oggi sono molto rari da trovare nelle auto, ma una volta erano davvero molto diffusi. Le perline in particolare andavano molto di moda; avevano il compito di separare il corpo dal sedile e migliorare il comfort. Come dimenticare, poi, un cane che si poteva notare sul posteriore dell’abitacolo annuire con l’auto in movimento. Talvolta venivano montati anche sul cruscotto. Negli anni ’90 andavano di moda le coperture per proteggere la corona di plastica del volante dell’auto dalle abrasioni.

Auto anni '90 gadget che avevano tutti
Un sedile in perline: era usatissimo negli anni ’90 (www.flopgear.it – Amazon)

Esistevano molti prodotti di questo genere, soprattutto perché il volante in pelle era un’opzione aggiuntiva a pagamento. Da considerare, poi, le carenature: facili da installare, avrebbero dovuto migliorare il comfort in cabina con i finestrini aperti: per chi fumava o in una vettura senza aria condizionata avevano assolutamente una logica. Pure il bloccasterzo era comune, anche se non molto efficace. Uno dei gadget più popolari degli anni ’90 era la radio con pannello estraibile. Questi lettori, progettati per essere facilmente smontati, offrivano una soluzione pratica contro i furti d’auto. Gli automobilisti potevano rimuovere il pannello frontale e portarlo con sé, garantendo così una maggiore sicurezza.

Le radio di quel periodo, dotate di sintonizzatori per FM e AM, rappresentavano un passo verso la musica portatile, anticipando l’avvento dei lettori CD. negli anni ’90 ci fu anche l’avvento dei compact disc, che hanno sostituito le cassette. Venivano usati nei lettori CD e anche appesi sotto lo specchietto centrale dell’automobile.Con l’assenza di aria condizionata, i ventilatori diventavano indispensabili durante le calde estati. Questi dispositivi rudimentali offrivano un po’ di sollievo, mentre i parasole a ventosa proteggevano l’abitacolo dai raggi solari, contribuendo a personalizzare ulteriormente l’auto. Nel 2024 i finestrini sono oscurati o atermici, ma in precedenza venivano sostituiti con coperchi a ventosa,c he avevano stili molto diversi fra loro.

Una moda dietro l’altra negli anni ’90: adesivi, ciondoli e molto altro

Non possiamo dimenticare gli adesivi “PL”, utilizzati per identificare le auto durante i viaggi all’estero, e i profumatori che mantenevano l’auto fresca e profumata. Questi accessori non solo coprivano odori sgradevoli, ma esprimevano anche la personalità dei conducenti. Negli anni ’90, la sicurezza stradale iniziava a diventare una priorità. Le cinture antistatiche erano un tentativo di prevenire fastidiosi “colpi” elettrici, mentre gli immobilizzatori con “tessera” proteggevano le auto dai furti.

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Cintura antistatica, era diffusa nel ventesimo secolo 8www.flopgear.it – Amazon)

Anche se oggi queste tecnologie sono superate, rappresentavano un passo avanti nella sicurezza automobilistica. Anche gli spoiler erano simboli di sportività, mentre i proteggi-bumper in gomma aiutavano a mantenere l’integrità dell’auto, proteggendo i paraurti da graffi e colpi nei parcheggi. Le versioni base delle auto avevano paraurti non verniciati negli anni ’90. In seguito i produttori di auto abbandonarono le strisce di plastica integrate – che servivano per proteggere le parti verniciate – per concentrarsi su un’estetica migliore. Prima di questo cambiamento, però, venivano usati dei pezzi di gomma da attaccare ai paraurti o alle portiere dell’auto.

A fine ventesimo secolo andava molto di moda un portamonete in plastica (utile per chi usava spesso i parchimetri). Veniva usato tanto anche il cosiddetto immobilizzatore, che impediva l’avviamento di un’autovettura in caso di furto. I moderni trasmettitori funzionano diversamente, ed essendo più moderni non richiedono l’inserimento di codici come in passato. Da evidenziare anche l’utilizzo dei morbidi cuscinetti della cintura di sicurezza, che avevano lo scorpo di evitare che i bordi della cintura ferissero conducente o passeggeri. Oggi non vengono praticamente più utilizzate. Negli anni ’90 si usavano anche dispositivi che rilevavano gli autovelox. Venivano chiamati anti-radar, ma non erano efficaci al 100% e il loro utilizzo era e rimane illegale.

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