Gear Talks

I regali di Babbo Natale ai piloti

Chissà cosa ci sarà quest’anno sotto l’albero dei piloti di F1, dopo un 2020 che si è rivelato molto strano sia dentro che fuori dalla pista. Scopriamolo insieme! Natale piloti F1

Natale in casa Ferrari, 2016 – © Formulapassion.it

Per (il quasi Sir) Lewis Hamilton, probabilmente un nuovo contratto.
Fresco dal settimo mondiale vinto, il pilota britannico ha il coltello dalla parte del manico e quindi il potere negoziale per richiedere un ulteriore aumento della paga, oltre ad alcune condizioni contrattuali per avere più tempo libero dalla F1. Richieste frutto di un periodo in cui tutti, persino;chi corre per professione a 300 km/h, hanno dovuto tirare il freno a mano, rallentare, guardarci intorno e prenderci cura della famiglia. Diciamoci la verità, con tutta probabilità Hamilton non metterà la firma solo sul contratto ma anche sul suo ottavo titolo mondiale; ciò non perché, come molti insinuano, quella macchina è irraggiungibile, ma solo perché lui con quella macchina è irraggiungibile. Natale piloti F1

Ad Albon, Hulkenberg e Kvyat, invece solo il carbone e nessun sedile.
Il primo perché quest’anno non è stato all’altezza dell’incarico; il pilota thailandese doveva confermarsi come scudiero di Verstappen secondo casa Red Bull, e chi lo ha visto battagliare in F2 con Leclerc & co. sa benissimo che il potenziale Alexander Albon lo ha. Magari non al livello del suo (ex) compagno di squadra olandese, ma il talento è innegabile e merita una seconda chance in futuro.

Hulkenberg, che invece aspettava la chiamata Red Bull per prendersi il posto, è rimasto a secco dopo un anno da non buttare, se si pensa alle gare last minute in cui si è messo in mostra per quello che è: un buon pilota, affidabile e d’esperienza. Uno a cui affidare lo sviluppo della macchina. Il tedesco è stato infilato da Perez, non che Checo non lo meritasse, anzi, ma questa forse era una delle ultime spiagge per Nico (come suggerisce la caption “Plan B” nel suo ultimo simpatico post su IG). Fa male dirlo ma più si è lontani dal paddock più sarà difficile tornarci, a meno che non ti chiami Fernando Alonso.

Discorso analogo anche per Kvyat, che non avendo regalato prestazioni straordinarie a meno di un quasi podio ad Imola, è stato oscurato da un Gasly rinato ed in gran spolvero per tutto il campionato.


Poi ci sono coloro che nel 2021 cambieranno team.
A loro un “in bocca al lupo” ed una nuova livrea dovrebbero bastare, a partire dal sempre sorridente Ricciardo. Non sappiamo come sarà il suo rapporto in pista con il nuovo compagno Lando, ma sicuro formeranno la coppia più divertente del paddock.

Finalmente arriviamo a Sergio Perez, che si è meritato un’opportunità fra le grandi. Quest’anno ha effettivamente dimostrato qualcosa di più. È stato costante, quasi sempre a punti quando le condizioni lo consentivano (come lui solo Hamilton), ottima capacità di gestire le gomme. Il pilota messicano è ormai sportivamente maturo, probabilmente al massimo del suo splendore, e sarà un compito arduo essere il compagno di Max (i piloti scuola Red Bull ne sanno qualcosa). Se non ci riuscirà neanche Checo, però, la scuderia di Milton Keynes stavolta dovrà puntare il dito verso sé stessa e fare autocritica.

Sainz e Vettel, che hanno lasciato il cuore a Woking e a Maranello, non vedono l’ora di iniziare questa nuova avventura. Lo spagnolo ha fatto vedere che ha la stoffa per dare filo da torcere ad un pilota come Leclerc, e Binotto gli ha dato il via libera almeno su carta. Seb invece potrà sfoggiare il suo palmares da quattro volte campione del mondo a bordo di una Aston Martin motorizzata Mercedes, non serve aggiungere altro.

Max Verstappen su RB durante una esibizione natalizia – © Virgilio Motori

Procedendo, un po’ di cioccolato alle giovani promesse: Mick, il quale non ha ancora mostrato di avere il talento di suo padre, ma non nego che mi emozionerò a rivedere M. Schumacher su una monoposto, Tsunoda (in 4 anni da F4 a F1) e Alonso, ah no (scherzo, che bello rivederlo in pista).

No, non ho dimenticato Mazepin. A lui carbone, tanto carbone. Si presenta male, con la nomea di pilota spesso ai limiti della correttezza in pista e sregolato al di fuori. Il pilota ex Hitech GP si è scusato via social per la sua ultima “bravata”, ma il perdono non gli è stato concesso dagli utenti i quali hanno lanciato una petizione su change.org che conta quasi 50.000 firme, oltre ad hashtag contrari al suo approdo nella massima serie, in questi giorni tendenza mondiale su Twitter.

La FIA, volendo risultare coerente con le sue campagne di sensibilizzazione dovrebbe condannarlo, mentre la Haas ha già confermato che la punizione al giovane pilota rimarrà di forma privata. Ne va di mezzo la credibilità della Federazione e della F1, altrimenti slogan come “We Race as One” risulteranno solo parole al vento.


Infine, spero Babbo Natale sia gentile e premuroso con chi quest’anno non lo ha vissuto bene, Bottas in primis. A lui, pesce fuor d’acqua tutto l’anno, vanno un “Buon natale” ed anche un “A te e famiglia”. Ma non dimentichiamoci che Valtteri è stato anche molto sfortunato, e serve più di quanti sembri al team Mercedes. Natale piloti F1

Procediamo con Stroll, Ocon e Latifi. Sprazzi di gloria, per i primi due, ma niente a confronto dei corrispettivi compagni. Raikkonen e Giovinazzi niente male, ma la vettura non era delle migliori. A Verstappen sotto l’albero basterebbe invece una RB17 più competitiva, un motore più affidabile e qualche DNF di meno. Vedremo che farà Babbo Horner. Una foto ricordo va invece a Magnussen e Grosjean, li ricorderemo come coloro che hanno fatto comunque più podi di Hulkenberg, oltre che a Gasly che il prossimo anno dovrà tenere duro contro Yuki Tsunoda. La foto ricordo del pilotino francese sarà invece quella di Monza, magari con un tocco di Photoshop. Si sarebbe meritato gli applausi dei tifosi dal vivo.

Al Twitch quartet (ormai triplet) un nuovo monitor e una connessione più stabile, in quanto quest’anno Leclerc, Russell e Norris, hanno dimostrato in più occasioni che saranno anche bravi nei Virtual Gp ma sono soprattutto stramaledettamente talentuosi nella realtà.

Vorremmo prendere il telecomando, spingere il pulsante “fast-forward” e vederli combattere per la prima posizione, ma non è ancora possibile.

Buon Natale, F1.

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Mario De Cunto

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