Percorrere la via Laurentina è diventato un vero e proprio incubo per molti automobilisti, non solo a causa della necessità di prestare attenzione alla strada, ma anche per i costi delle multe che sta mettendo a dura prova i portafogli. Dal recente attivamento di cinque autovelox nel tratto tra il cimitero e il bivio delle Quattro Strade, la situazione è precipitata, portando a sanzioni elevatissime basilari per gli utenti della strada. Nel solo ultimo periodo, sono state inflitte sanzioni per oltre 7.000 euro, con una significativa decurtazione di punti dalla patente per diversi conducenti.
Limiti di velocità e reazioni della comunità
Uno dei punti più critici è il drastico abbassamento del limite di velocità, passato da 90 a 50 km/h. Questa modifica ha sollevato un coro di proteste tra i residenti della zona. In particolare, i tratti in discesa della via Laurentina rendono quasi impossibile rispettare il nuovo limite, causando una serie di multe per chiunque si trovi a percorrere quel tratto. Lorella Seri, rappresentante del Comitato Cinque Colline, ha evidenziato i problemi aggiuntivi dovuti alla presenza di mezzi pesanti, che spesso superano gli automobilisti, aumentando il rischio di incidenti.
Sebbene le autorità giustifichino queste restrizioni in nome della sicurezza stradale, l’atteggiamento della comunità è di crescente frustrazione. Una petizione sottoscritta da circa 2.000 persone è stata attivata per richiedere modifiche al limite, proponendo di aumentarlo a 70 km/h. Inoltre, i cittadini chiedono l’implementazione di soluzioni strutturali alternative, come la creazione di nuova segnaletica e l’installazione di rallentatori di velocità, per garantire una maggior sicurezza senza caricare ulteriormente i bilanci degli automobilisti.
Le conseguenze gravose dei nuovi controlli
Le testimonianze degli automobilisti multati dipingono un quadro allarmante. Un caso emblematico è quello di Mauro Petruzzella, il quale ha ricevuto dieci multe accumulate per un totale di quasi 9.000 euro, accompagnate da una perdita di ben 100 punti dalla patente. Questa situazione ha spinto il Codacons ad attivarsi per organizzare una difesa collettiva a favore di quei pendolari che si trovano a dover affrontare una realtà difficile: la sospensione della patente non è solo un problema per il singolo, ma rappresenta un grave ostacolo per chi deve recarsi al lavoro quotidianamente.
Le lamentele non riguardano soltanto il numero e l’ammontare delle multe, ma anche la modalità con cui è stata comunicata l’attivazione degli autovelox. Questi strumenti, installati da tempo, sono diventati operativi solo a dicembre, ma senza alcun preannuncio per gli automobilisti. Di conseguenza, molti cittadini hanno iniziato iniziative di protesta in modo autonomo, come l’affissione di lenzuola lungo le strade per avvisare i conducenti della presenza dei dispositivi di controllo.
Riflessioni e interrogativi sulla sicurezza stradale
Il caso della via Laurentina solleva interrogativi importanti riguardo all’equilibrio tra sicurezza e giustizia nelle sanzioni stradali. La percezione comune è che le misure adottate possano risultare eccessive e penalizzanti, specialmente in un contesto dove la frustrazione crescente è amplificata dalla mancanza di risorse e segnaletica adeguata. Gli automobilisti si chiedono se la loro sicurezza sia realmente l’obiettivo primario, o se si stia piuttosto assistendo a una deriva volta a generare entrate per le casse comunali. In un momento in cui la sicurezza stradale dovrebbe essere una priorità, è fondamentale che le autorità riescano a instaurare un dialogo costruttivo con la comunità, per trovare soluzioni che possano davvero migliorare la sicurezza sul tratto di strada senza danneggiare i cittadini.